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Città unica, Sinistra Italiana si schiera a favore e critica «una legge regionale pasticciata»

Il circolo dell’area urbana di Cosenza si riunisce in assemblea per discutere sul tema. «Se la fusione salta sarà colpa della destra al governo regionale»

Pubblicato il: 27/10/2024 – 18:51
Città unica, Sinistra Italiana si schiera a favore e critica «una legge regionale pasticciata»

COSENZA «L’assemblea del Circolo dell’Area Urbana di Cosenza di Sinistra Italiana, tenutasi nella sede di MEDiterranea MEDIA e Giardini di Eva, facendo seguito allo studio realizzato dall’apposito gruppo di lavoro, dopo ampio dibattito che ha tenuto conto di tutte le posizioni espresse dagli iscritti, ribadisce la propria posizione favorevole alla fusione per la quale le tre città, già conurbate, daranno vita ad una città unica di poco più di centomila abitanti, non una megalopoli gigantista, con una comunità culturalmente omogenea, certificando di fatto l’esperienza di vita quotidiana di tutti i cittadini dei tre comuni che vivono già un’area urbana unica, indipendentemente dalla residenza di ciascuno». Lo scrive in una nota il Circolo di Sinistra Italiana dell’area Urbana di Cosenza. 

Le perplessità sulla legge regionale

«L’assemblea, tuttavia, esprime tutte le perplessità in merito al percorso avviato da una legge regionale pasticciata, corredata da uno studio di fattibilità che fotografa il presente ma che non fornisce prospettive per il futuro, che non prevede incentivi regionali diretti, che esautora i consigli comunali del potere decisionale ma che, soprattutto, non contempla alcun percorso di avvicinamento; per poter arrivare serenamente alla fusione occorre redigere ed approvare un Piano Strutturale Associato (che guardi anche ai comuni limitrofi), che immagini una città sostenibile, a consumo di suolo Zero, con un Piano della Mobilità Sostenibile e del verde, che preveda collegamenti efficaci dall’Unical al Centro Storico ed alle frazioni a sud della Città di Cosenza, come pure per i Centri Storici di Rende e Castrolibero, con un piano organico sui Beni Comuni (per il quale il circolo ha avviato un percorso di studio e proposta), una analisi qualificata e partecipata sui servizi da fondere, ma che preveda l’imprescindibile coinvolgimento dei cittadini, degli enti e delle associazioni presenti sul territorio».

L’invito a votare per il referendum

«L’approdo alla città unica, secondo l’assemblea, non può prescindere dalla redazione di un nuovo Statuto Comunale che preveda l’istituzione di tre o più Municipi con rappresentanze elettive e funzioni operative sui territori di competenza, che certifichi il ruolo dell’Università della Calabria, anche alla luce dell’auspicata realizzazione ad Arcavacata del nuovo Ospedale Civile con funzioni di HUB provinciale supportato dalla Facoltà di Medicina. Qualora il percorso di fusione dovesse implodere, ancor prima che per i Comitati del No che manifestano perplessità anche motivate, la responsabilità ricadrà esclusivamente sulla Destra al Governo Regionale, per le inadempienze della Legge regionale. Ad ogni modo in vista dell’imminente Referendum, Sinistra Italiana invita la cittadinanza ad andare a votare ed esprimersi favorevolmente; qualora lo strumento di consultazione popolare dovesse essere fermato dai ricorsi, riscontrare una scarsa partecipazione, concludersi con la vittoria del No o indurre ad ulteriori elementi di peculiare analisi, la politica dovrà obbligatoriamente tenerne conto nonostante la natura consultiva, certificando l’errore del percorso avviato dalla Destra e ridefinendo una Road Map partecipata per arrivare in modo consapevole ed efficace alla fusione. La costruzione di una città migliore dipenderà da chi la governerà nel prossimo futuro; la Sinistra dell’area urbana dovrà lavorare ad una nuova idea di Città a misura delle cittadine e dei cittadini, dei bambini e degli anziani, verde, giusta e solidale, che possa contribuire fattivamente ad affermare il compito di motore sociale, culturale ed economico della Calabria».

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