ROMA «Grazie ai droni antincendio e ai due progetti della Regione Calabria il fenomeno degli incendi dolosi è stato contrastato, i piromani incendiari sono stati individuati e gli episodi sono diminuiti» : a parlare è il tenente colonnello Renato Sciunnach, comandante del Nucleo informativo antincendio boschivo del comando carabinieri tutela forestale e parchi, ospite oggi di Unomattina.
Un lungo servizio – che prende spunto dalla notizia pubblicata dal Corriere della Calabria (vedi foto sopra) – racconta il successo della sperimentazione della tecnologia nella nostra regione, storicamente interessata dal fenomeno, soprattutto nei mesi estivi, per via della sua stessa conformazione orografica e della presenza di aree boschive, catene costiere e parchi naturali. Si parte dalla “control room” la torre di sorveglianza che, raccogliendo le segnalazioni e le immagini proprio nel cuore della Cittadella, è il cervello della strategia Tolleranza zero, il programma di monitoraggio ambientale messo in campo dalla giunta regionale. «A giugno siamo riusciti a identificare 394 incendiari – racconta Domenico Costarella, direttore generale della Protezione Civile Calabria – Il drone è la nostra vedetta, un mezzo tecnologicamente avanzato che oltre a individuare i fenomeni permette di accorciare i tempi di intervento, oltre a supportare nello spegnimento del rogo le squadre intervenute dal momento che i droni possono arrivare laddove l’occhio umano non può». Nell’estate 2024 – spiega Costarella – è stato salvaguardato quasi l’80% del territorio rispetto al 2021, anno preso a riferimento in quanto considerato quello con maggiore incidenza di fenomeni incendiari tanto da dover richiedere la dichiarazione di stato d’emergenza: «Rispetto al 2023 abbiamo avuto una riduzione pari al 30%».
Dallo studio Sciunnach parla poi dell’importanza della prevenzione, «decisiva – spiega il tenente colonnello dell’Arma – l’azione proattiva, finalizzata ad evitare che il rogo parta danneggiando l’ambiente». Fondamentali per la tutela dell’ambiente anche i droni che individuano le discariche di rifiuti, spesso – come mostrato nel servizio nella zona del Corace – a loro volta “materia prima” per incendi dolosi. (redazione@corrierecal.it)
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