CATANZARO Una “mini-rivoluzione”. Con la riorganizzazione della struttura organizzativa deliberata dalla Giunta Occhiuto nei giorni scorsi, cambia un po’ la “geografia” della dirigenza della Regione: la riorganizzazione infatti ha determinato l’automatica decadenza – in gergo tecnico, caducazione – di una serie di incarichi dirigenziali e quindi la riassegnazione dei “grand commis” decaduti ad altri settori. Sono oltre una quarantina: nell’allegato al termine dell’articolo si possono consultare tutti i nomi (a partire da pagina 16). Per quattro Dipartimenti sono stati confermati i dirigenti generali reggenti, come anticipato nei giorni scorsi dal Corriere della Calabria: Maria Antonella Cauteruccio al Turismo e Tpl, Maria Francesca Gatto all’Istruzione e Pari opportunità, Fortunato Varone al Lavoro, Tommaso Calabrò alla Transizione digitale e Attività strategiche (Calabrò ha anche l’interim della Tutela della Salute e Welfare). Una delle novità della riorganizzazione della burocrazia della Cittadella è l’istituzione di alcune Uoa, Unità operative autonome: con l’ultima delibera Roberto Cosentino, già dg del Lavoro, candidato sindaco di Forza Italia alle ultime comunali di Vibo Valentia, diventa reggente della Uoa Valorizzazione e promozione del patrimonio naturale, Francesco Tarsia diventa reggente dell’Uoa Opere pubbliche e Resilienza del territorio, Saveria Cristiano diventa reggente della Uoa Assistenza socio-sanitaria e socio assistenziale, Programmazione e integrazione socio-sanitaria. Tra i vari dirigenti della Regione riassegnati si trovano, tra gli alttri, l’ex assessore regionale nella presidenza Oliverio Carmela Barbalace (Turismo e Tpl), ed Ersilia Amatruda, candidata con FdI alle ultime Europee (Istruzione e Pari opportunità). (a. c.)
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