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Regione, inaugurata a Bivona la nuova sede operativa dell’Ente Parchi marini – FOTO

Il Parco “Costa degli Dei” trova casa nella storica Tonnara. L’assessore regionale Calabrese: «Tutela del mare significa anche turismo e sviluppo»

Pubblicato il: 30/10/2024 – 19:35
Regione, inaugurata a Bivona la nuova sede operativa dell’Ente Parchi marini – FOTO

VIBO VALENTIA Tutela dell’ambiente e sviluppo del turismo. Un binomio fondamentale, che passa dalla salvaguardia e dalla protezione dei mari. Con questa visione è stata inaugurata oggi a Bivona la sede operativa dell’Ente parchi marini regionale, all’interno dei locali della storica tonnara della frazione vibonese. Un accordo siglato con il Comune di Vibo lo scorso maggio, quando alla guida dell’amministrazione c’era Maria Limardo, oggi presente all’inaugurazione, con l’intenzione di valorizzare la tonnara anche con l’apertura di un Museo del mare e della pesca. In attesa che quest’ultimo diventi realtà, con il neosindaco Enzo Romeo che ha provato a strappare un ulteriore impegno durante i saluti istituzionali, è stato inaugurato il “Parco Costa degli Dei”, la sede operativa dell’Epmr, alla presenza del commissario regionale Raffaele Greco, dell’assessore regionale Giovanni Calabrese, del direttore generale del Dipartimento Ambiente regionale Salvatore Siviglia, del vice presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli Silvio Greco, del capitano Guido Avallone della Guardia costiera e della dirigente Carmela Barbalace per il dipartimento del turismo.

Turismo e sostenibilità ambientale

«Una giornata importante» spiega ai microfoni dei giornalisti il commissario Raffaele Greco. «Con l’inaugurazione della sede operativa di Bivona aggiungiamo un pezzo importante all’articolazione periferica dell’ente. Se andrà tutto come deve andare, aggiungeremo entro l’anno quelle di Belmonte e Soverato, entro marzo quella di Brancaleone». Aperture con cui, spiega Greco, «significa dare luogo a tutta l’attività di pianificazione e regolamentazione, quindi di tutela e di corretta fruizione che dobbiamo fare». Diversi i progetti in itinere che riceveranno nuovo slancio grazie alle sedi operative: «In primis i progetti Por, quindi la realizzazione della sentieristica di collegamento con la ciclovia e la rete pedonale, il completamento dei campi ormeggio per le imbarcazioni». Ma anche il progetto, insieme all’Università della Calabria di Cosenza, per il «monitoraggio della zona a conservazione speciale Rete Natura 200, come i fondali di Capo Vaticano, poi lavoreremo con gli altri Parchi per la Rete europea per il turismo sostenibile, che è un po’ la nostra idea di tutela ma anche di offerta turistica che non veda solo l’estate e il turismo di balneazione, ma che riguardi un po’ tutto l’anno e che interessi un target di visitatori con a cuore sia la sostenibilità ambientale che quella economica e sociale dei nostri territori».

Sul Sant’Anna «ci stiamo lavorando»

Dello stesso avviso anche l’assessore regionale alla Tutela dell’Ambiente Giovanni Calabrese, che ha parlato di «un taglio del nastro insolito, perché qui abbiamo già risultati concreti e una sede già operativa e ricca di contenuti e di idee». «Oggi – ha detto a margine dell’evento – sui parchi marini si sta svolgendo un ottimo lavoro di programmazione per affrontare quelle che sono le criticità del mare». Situazioni su cui, puntualizza Calabrese, «è chiamata a intervenire anche la politica e noi lo stiamo facendo, come ad esempio per la depurazione». A poche centinaia di metri dalla tonnara il torrente Sant’Anna, «che ci ha dato tantissimi problemi, ma è una questione che stiamo affrontando. Ci sono importanti risorse e anche una pianificazione per queste criticità. Purtroppo a volte i tempi burocratici non ci consentono di raggiungere l’obiettivo in tempi brevi, ma c’è il massimo impegno da parte della Regione».

«Mare pulito significa sviluppo e turismo»

«Un mare pulito ci garantisce sviluppo, turismo e occupazione» continua Calabrese, che annuncia la creazione all’interno della Regione di un’unità operativa speciale dedicata proprio alla tutela del mare, della montagna e della natura. «Lavoriamo con il nuovo dipartimento, Arpacal e tutti gli attori protagonisti per scrivere una pagina completamente diversa, fare un sistema integrato perché spesso in Regione accadeva che in passato si facessero cose scollegate tra loro». Un sistema, dunque, più “centralizzato” e che mira alla tutela dell’ambiente. Segno, sottolinea Calabrese, dell’impegno della Regione: «Stiamo lavorando in modo importante, oltre che sulla depurazione, anche sui rifiuti e sulla differenziata, ottenendo risultati importanti in diversi settori. Dimostriamo che si può scrivere una pagina completamente diversa per la Calabria». (Ma.Ru.)

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