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Consorzio di Bonifica, Giovinazzo: «Tributo consortile più favorevole». Ecco cosa cambia

Le parole del commissario: «Ringrazio la Regione Calabria, le organizzazioni agricole e sindacali e gli agricoltori. Costruita una riforma attesa»

Pubblicato il: 31/10/2024 – 10:55
Consorzio di Bonifica, Giovinazzo: «Tributo consortile più favorevole». Ecco cosa cambia

CATANZARO Il Consorzio di Bonifica della Calabria ha emesso il ruolo di bonifica 2024 (tributo 1H78). «Si tratta – spiega il commissario del Consorzio Giacomo Giovinazzo – di una rivoluzione, innovativa rispetto al passato e improntata a criteri di equità ed efficienza che vogliamo sempre di più assicurare. Un rinnovato patto di lealtà tra Ente di Bonifica e agricoltori-consorziati. La platea che sarà interessata è di circa 250mila ditte, un numero di molto inferiore a quello degli ex Consorzi di Bonifica». Il Commissario spiega allora come cambia il tributo ordinario consortile per il 2024. «Ringrazio la Regione Calabria, le organizzazioni agricole e sindacali, gli agricoltori e il personale del Consorzio perché con un confronto serrato, propositivo e costruttivo abbiamo costruito una riforma cruciale e attesa. Il ruolo oggi, è molto più favorevole per i consorziati. Chiarisco che i contributi di bonifica non sono una tassa, ma rappresentano un tributo che viene versato per i benefici che arrivano agli agricoltori dall’attività del Consorzio di Bonifica, Richiamo l’attenzione sul fatto che il ruolo 2024, esclude dal pagamento i terreni oggetto di tributo da presidio e quelli ricadenti nei comuni posti ad una quota superiore ai 600 m. s.l.m. ad eccezione di quelli oggetto di beneficio di manutenzione degli impianti irrigui. Gli indicatori scelti sono spiegati in termini chiari nell’avviso di pagamento e contribuiranno ad eliminare dubbi e fornire i necessari chiarimenti. In questo primo periodo – ricorda Giovinazzo – siamo intervenuti su oltre 200 tra canali e fossi e il Consorzio si fa carico di circa tremila chilometri di canali che fanno parte del bacino idrografico gestito». «Il contributo che si paga al Consorzio di bonifica – prosegue Giovinazzo – serve a finanziare le opere di manutenzione ordinaria, di gestione dei canali consortili per contenere il rischio di allagamenti e degli impianti irrigui. Per quanto riguarda gli avvisi 2024 si potrà pagare agevolmente con il sistema PagoPA. Il Consorzio ricorda che i tributi di bonifica, in quanto “contributi ai consorzi obbligatori per legge”, in sede di compilazione del 730 sono interamente deducibili dal reddito complessivo ai fini Irpef. L’Ente per fornire chiarimenti metterà a disposizione tutti gli uffici del catasto in ogni singolo comprensorio».

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