Una famiglia composta da fratello, sorella e dalla convivente di lui è stata arrestata con l’accusa di aver gestito, sfruttando e picchiando un ragazzino di quasi 14 anni, un’attività di spaccio in un parco giochi in provincia di Mantova.
Gli arrestati sono un 27enne, la sorella di 30 anni, entrambi albanesi, e la compagna dell’uomo, una 45enne italiana. Le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo di Mantova erano iniziate nello scorso aprile quando la 30enne, in compagnia dei due figli piccoli, nel parco giochi di Borgo Virgilio, comune nell’hinterland di Mantova, era stata trovata in possesso di una pistola con matricola abrasa, le relative munizioni oltre a un etto di cocaina, di cui la metà suddivisa in dosi, e 50 grammi di hashish. I successivi approfondimenti hanno fatto emergere l’attività di spaccio di fratelli e convivente tra i comuni di Bagnolo San Vito e Borgo Virgilio soprattutto tra i ragazzi, con il luogo di incontro nel parco giochi. I tre avrebbero anche, con minacce e violenze, avrebbero spinto il ragazzino, che ha meno di 14 anni, a spacciare per loro cocaina, hashish e crack e a incassarne i proventi. In alcune occasioni lo avrebbero anche picchiato.
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