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La propaganda russa a Santa Severina: dall’estremista nero alla celebrazione della «soldatessa di Putin»

Evento ideato per “celebrare” le ideologie della figlia del teorico del leader russo con medici, accademici e il fondatore di “Meridiano Zero”

Pubblicato il: 31/10/2024 – 15:16
di Giorgio Curcio
La propaganda russa a Santa Severina: dall’estremista nero alla celebrazione della «soldatessa di Putin»

Un piccolo centro della provincia di Crotone, uno come tanti del Sud Italia e della Calabria, scelto però come scenario per un evento legato alla propaganda filorussa. È quanto accaduto nei giorni scorsi a Santa Severina dove è stato organizzato un seminario di studi dal titolo “La terza Roma per la nuova Europa. Riflessioni sul pensiero di Darya Dugina, l’ultima Ipazia”. Non è la prima volta che nella nostra regione vengono organizzati eventi di questo tipo_ proprio la Calabria, infatti, è tra le regioni più attive in Italia per le “campagne” mediatiche a sostegno della Russia e della propaganda, così come era emerso qualche giorno fa in un recentissimo report e come documentato dal Corriere della Calabria nei mesi scorsi, in più di un’occasione.

Darya Dugina e Alexader Dugin

Gli ultranazionalisti russi

Lamezia Terme, finora, era stato il punto principale. Questa volta la scelta è ricaduta addirittura su Santa Severina, centro di poco più di 2mila anime. Ma a far discutere, oltre al patrocinio del Comune, è proprio il tema “centrale” dell’evento e la protagonista, Darya Dugina, figlia di Aleksandr Dugin, ultranazionalista russo e teorico del mondo multipolare, tra gli ideologi del presidente russo, Vladimir Putin, nonché considerato uno stretto alleato del presidente russo, morta ad agosto 2022 a causa di un’autobomba. La defunta 29enne giornalista e politologa sosteneva apertamente la guerra contro Kyiv. C’è il suo nome per esempio tra gli autori di un libro incentrato proprio sul tema del conflitto: il titolo è ‘Libro Z’ dalla lettera diventa simbolo del sostegno all’invasione. Aveva lavorato, tra gli altri, per le emittenti filo-Cremlino Russia Today e Tsargrad Tv con lo pseudonimo di Daria Platonovna. Per i Servizi segreti americani e britannici, Darya Dugina è una fondamentale figura della contro-informazione russa, una «soldatessa di Putin» armata di tastiera per garantire la propaganda di regime spargendo menzogne.

Graziani e “Meridiano Zero”

Ma a far discutere è, poi, il cast degli ospiti e dei relatori chiamati a partecipare all’evento. Tra loro c’è soprattutto Rainaldo Graziani, figlio dell’esponente del movimento di estrema destra extraparlamentare “Ordine Nuovo”, Clemente Graziani. Il cartografo – questa la qualifica – qualche giorno fa, in un post su Facebook, aveva anticipato i contenuti dell’intervista rilasciata a “Report” su “Meridiano Zero”, inchiesta condotta sul ministero della Cultura e sul ministro Alessandro Giuli che in passato ha militato proprio nell’organizzazione neonazista fondata da Graziani ad inizio anni ’90 – senza rinnegare nulla – definendo il ministro Giuli «un traditore bianco». E ancora: «Ha giurato fedeltà al sistema neoliberale, non una ma due volte. Quindi essendo stato candeggiato dalle lavatrici del sistema neoliberale è così bianco che più bianco non si può».

Medici e accademici

Tra i relatori anche Claudio Pirillo, Direttore del Dipartimento di Psicologia Giuridica Forense Prevenzione della Violenza – Federiciana Università Popolare. Il profilo Facebook – che conta 8 “mi piace” e 15 follower, è ricco di contenuti e link che vanno dalla “pietra tombale” sulla Commissione Covid alla condivisione di eventi quali la “salute mentale negli autori di reato – la cura e la riabilitazione” e quelli legati alle “divise dimenticate”. La presenza della Federiciana Università Popolare è confermata poi dalla presenza del rettore, Salvatore Maria Mattia Giraldi.
A fare gli onori di casa, infine, l’attuale sindaco di Santa Severina, Salvatore Giordano, ma anche l’ex sindaco Bruno Cortese. Quest’ultimo, inserito nel direttivo dell’associazione “Borghi più belli d’Italia”, è anche il fratello di Renato Cortese che, come dirigente della Sezione Catturandi, ha arrestato Bernardo Provenzano, Pietro Aglieri, Salvatore Grigoli, Gaspare Spatuzza, Giovanni ed Enzo Brusca. Considerato dalle donne e uomini in divisa, «prima un poliziotto e poi un questore», il suo lavoro a Palermo ha lasciato un segno indelebile sia su colleghi che sui cittadini onesti.

Tante, dunque, le perplessità attorno al seminario organizzato a Santa Severina che definire filorusso non è un azzardo. A cominciare dalla presenza di figure politiche di livello e accademici ritrovatisi a discutere di temi propagandistici come «la Terza Roma» ma, ancor di più, ad avviare una riflessione sul pensiero di quella che è stata una delle più agguerrite e feroci propagandiste russe.
Un evento simile peraltro era stato organizzato anche a Gavirate, un paese di novemila abitanti sulla sponda superiore del lago di Varese, nel ristorante «Corte dei Brut» di proprietà di Rainaldo Graziani. Filo conduttore dell’evento, proprio come a Santa Severina, la figura di Darya Dugina e Ipazia da Alessandria d’Egitto, filosofa, matematica e tanto altro, figura d’avanguardia, uccisa nel quarto secolo da una folla di cristiani deliranti, vittima del fanatismo religioso. (g.curcio@corrierecal.it)

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