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‘Ndrangheta in Colombia: i soldi ai dissidenti delle Farc per la cocaina diretta a Gioia Tauro – VIDEO

In due operazioni eseguite a Cartagena e Villavicencio la Fiscalía General de la Nación ha catturato tre soggetti in affari con le ‘ndrine calabresi

Pubblicato il: 31/10/2024 – 16:25
di Giorgio Curcio
‘Ndrangheta in Colombia: i soldi ai dissidenti delle Farc per la cocaina diretta a Gioia Tauro – VIDEO

LAMEZIA TERME Tre uomini accusati di ottenere cloridrato di cocaina e garantirne l’arrivo in territorio europeo e, in particolare, nel porto calabrese di Gioia Tauro. È questo il risultato di due “mega operazioni” realizzate a Cartagena e Villavicencio, grazie alle quali sarebbero stati scoperti i collegamenti della ‘ndrangheta in Colombia.
La Fiscalía General de la Nación – come riportano i siti locali – ha confermato che proprio oggi, dopo un’indagine condotta con il supporto della Polizia Nazionale e delle autorità internazionali, di aver catturato tre uomini César Alexander Hernández Caballero, alias “El Calvo”; Haroll Miranda Castaño e José William Méndez Caycedo.  

Blitz a Cartagena e Villavicencio

L’organismo giudiziario assicura che gli elementi di prova raccolti durante le operazioni hanno permesso di localizzarli e catturarli nelle operazioni svolte a Cartagena (Bolívar) e Villavicencio (Meta), in Colombia. I tre sarebbero stati presentati da un pubblico ministero locale della Direzione Specializzata contro il Narcotraffico davanti a un giudice con funzioni di Controllo delle Garanzie, con l’accusa nei loro confronto di traffico, fabbricazione e possesso di stupefacenti e associazione a delinquere. Tutti sono stati colpiti da misura di custodia cautelare in carcere.  

I soldi per la “Segunda Marquetalia”

Secondo le indagini della Fiscalía, i tre soggetti apparentemente avrebbero ottenuto i carichi di cocaina nelle zone rurali di Nariño, dove presumibilmente pagavano la “Segunda Marquetalia”, una delle fazioni dissidenti delle ex Forze armate rivoluzionarie della Colombia, le Farc, per permettere loro di far uscire i carichi dal dipartimento. In questo modo sarebbero riusciti a spostare tonnellate di stupefacenti via terra dal sud-ovest del paese fino ai porti del Caribe colombiano, tra cui Cartagena, per camuffarli in container diretti in Europa. E, nello specifico, al porto di Gioia Tauro. Nel corso del processo, precisa la Fiscalía, «si è accertato che “El Calvo” sarebbe uno dei principali organizzatori e incaricato di viaggiare in Spagna, Francia e Italia per concretizzare gli affari illeciti». 

Sequestro di cocaina al porto di Gioia Tauro

La centralità del porto di Gioia Tauro

Proprio nel Porto di Gioia Tauro, lo scorso 26 ottobre gli uomini della Guardia di Finanza, insieme ai funzionari dell’ADM, sono riusciti a sequestrare quasi 800 chili di cocaina purissima, all’interno di due container sospetti che trasportavano succo di ananas e sacchi di sesamo. La partita di droga sequestrata, una volta immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare alle organizzazioni criminali destinatarie l’enorme introito di circa 120 milioni di euro. Nel corso dell’anno, rende noto la Guardia di Finanza, nel porto di Gioia Tauro sono state finora sequestrate complessivamente circa 3,8 tonnellate di cocaina. Una ulteriore prova della centralità assoluta dello scalo portuale calabrese. I blitz eseguiti nello scalo di Gioia Tauro sono molteplici nel 2024. (g.curcio@corrierecal.it)

Il video:

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