Martedì, 13 Maggio

Ultimo aggiornamento alle 11:01
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

le rotte della coca

Da Gioia Tauro a Trieste, «l’imbroglio» ai narcos colombiani e il sequestro record di cocaina

Un “gancio” infiltrato riesce ad eludere i sospetti dei potenti signori della droga, la colossale “truffa” è senza precedenti

Pubblicato il: 01/11/2024 – 10:35
di Fabio Benincasa
Da Gioia Tauro a Trieste, «l’imbroglio» ai narcos colombiani e il sequestro record di cocaina

GIOIA TAURO L’inseguimento di un furgone, all’interno un carico di cocaina. Non è l’inizio di un film poliziesco, ma la scena che svela una nuova rotta mondiale della droga. Non siamo a Gioia Tauro ma a Trieste, dove il porto sarebbe diventato snodo cruciale di carichi di polvere bianca, da ovest in arrivo dalla Colombia, da est dall’Afghanistan. In due anni – osserva Repubblica – «sono stati sequestrati a Trieste e nei porti dell’alto Adriatico oltre 6 tonnellate di droga proprio quando diminuiscono i sequestri nel porto storicamente riferimento per le spedizioni colombiane gestite dalla ‘ndrangheta, Gioia Tauro». Sul traffico nel Mediterraneo vegliano i vertici dei cartelli colombiani, come Jobani Avila detto “Chiquito Malo”, considerato il successore naturale di Pablo Escobar e a capo del più grande clan della droga in Sud America, quello del Golfo. Per intenderci, tra i broker che hanno lavorato in passato con il Clan del Golfo figurano anche i calabresi Rocco Morabito alias “U Tamunga” e Bartolo Bruzzaniti.
Il cambio di rotta della coca ha imposto alle forze dell’ordine un aggiornamento costante delle tecniche di monitoraggio e investigazione, un’azione necessaria a comprendere il modus operandi dei trafficanti, i loro punti deboli.

L’agente sotto copertura e i «due calabresi»

Un agente sotto copertura viene contattato da un delegato colombiano del clan di Cana, come riporta Repubblica, l’informazione riferita è preziosa: «Verranno due calabresi». Per chi indaga, uno di loro è uomo legato alla cosca Ursini-Macri operante a Gioiosa Jonica. Si parla di un carico di oltre 80 chili che i due “emissari” reggini stipano in un furgone prima di partire alla volta di Bologna. «I corrieri vengono mandati a Trieste da chi ha già acquistato la cocaina trattando con i colombiani e pagandoli in anticipo (…) il pagamento per il trasporto e lo stoccaggio viene saldato con cifre fino a 100 mila euro». Intanto a Trieste, qualcosa accade. E’ il 2021 e chi indaga intercetta la presenza in città di Abel Ramon Castano Castano, un colombiano in giacca e camicia, ritenuto vicino a “Chiquito Malo“. Il sudamericano incontra un agente sotto copertura, che interpreta il ruolo di responsabile di una società che si occupa di movimentazione merci. «Dalla Colombia gli hanno detto che è lui il gancio per costruire la nuova rotta della cocaina dal Sud America verso l’Europa». Castano Castano non ha tempo e modo di approfondire sulla figura del presunto imprenditore, deve necessariamente fidarsi per portare a termine l’affare. L’emissario sudamericano non sa dell’indagine in corso avviata in collaborazione tra la polizia colombiana e la Guardia di finanza triestina. L’inchiesta porterà nel mese di giugno del 2022 al sequestro record di oltre 4 tonnellate di cocaina, un carico che certificherà la nascita di una nuova rotta del narcotraffico.
La Procura di Trieste con il coordinamento del pm Federico Frezza è riuscita a infiltrare tre investigatori della Guardia di finanza e arrestare 38 trafficanti di livello internazionale: tra questi anche calabresi collegati alla ‘ndrangheta, operativi al nord e centro Italia ed ovviamente in Calabria. I narcos cascano nella rete degli esperti investigatori, il “gancio” infiltrato riesce ad eludere i sospetti dei potenti narcos, la colossale “truffa” ai potenti signori della droga è senza precedenti. (f.benincasa@corrierecal.it)

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato  

L'offerta informativa del Corriere della Calabria rimarrà gratuita

Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.

La tua è una donazione che farà notizia. Grazie

Il campo è obbligatiorio!
Il campo è obbligatiorio!

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012--2025. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x