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Spettacoli pubblici a Cosenza, il “richiamo” dei vigili del fuoco al rispetto delle regole

In un documento del Viminale inviato ai sindaci le «indicazioni utili a superare le criticità emerse durante la passata stagione»

Pubblicato il: 01/11/2024 – 21:45
Spettacoli pubblici a Cosenza, il “richiamo” dei vigili del fuoco al rispetto delle regole

COSENZA Un decalogo (in realtà in otto punti e 4 commi) che contiene le «indicazioni utili a superare le criticità emerse durante la passata stagione, che ha visto svolgersi sul territorio della provincia innumerevoli manifestazioni di pubblico spettacolo a carattere temporaneo» per «rendere efficaci ed efficienti le procedure applicative della normativa vigente»: il documento, inviato dal comando dei vigili del fuoco di Cosenza a sindaco e presidente della Provincia oltre che a prefettura, questura e sindaci del Cosentino, chiarisce anzitutto che «la convocazione delle commissioni va fatta pervenire a questo comando almeno 10 giorni prima dalla data di convocazione, al fine di poter meglio organizzare la partecipazione del funzionario tecnico di questo Comando che, come ben noto, non si occupa solo di tali commissioni e nel periodo estivo è impegnato prevalentemente per il soccorso tecnico urgente (incendi di vegetazione) e nella partecipazione alle innumerevoli commissioni comunali, convocate anche contemporaneamente. In assenza potrebbe verificarsi l’impossibilità di partecipare alle riunioni convocate senza il giusto preavviso».
Il comando dei vigili del fuoco di Cosenza specifica poi che «la nota di convocazione delle riunioni delle commissioni deve contenere l’indicazione del tipo di riunione da svolgersi (parere sul progetto, sopralluogo di verifica del progetto approvato), della attività di Pubblico Spettacolo che andrà a svolgersi in termini qualitativi (concerto, spettacolo teatrale, ecc.) e quantitativi (affollamento previsto, orario svolgimento, ecc)»; inoltre «occorre che alla nota sia allegata la documentazione tecnica da esaminare a firma di tecnico abilitato».
«La capienza (affollamento massimo ammissibile) prescritta per il luogo di svolgimento della manifestazione è elemento fondamentale di sicurezza: il mancato rispetto di tale limite prescritto dalla commissione fa decadere in toto la validità del parere tecnico espresso; pertanto, si consiglia di far provvedere sempre al conteggio delle persone che assistono allo spettacolo».
Altri punti indicati nel documento del Viminale riguardano «lo spazio verso cui si aprono le vie di fuga» che «deve essere tenuto sempre sgombro da persone, autoveicoli e cose, in modo da garantire la fruibilità delle stesse; pertanto, si ritiene necessario creare dei “cancelli di prefiltraggio” dove effettuare la conta delle persone, posti a ragionevole distanza dalla “area affollata”, in modo da creare un’”area di sicurezza”».
«La norma vigente – si legge ancora – ammette che il parere tecnico obbligatorio espresso per una manifestazione sia utilizzabile, ai fini del rilascio della licenza a cura della autorità preposta, per più manifestazioni nel periodo di due anni consecutivi. Tale condizione è valida a parità di condizioni di sicurezza e quindi, ovviamente, per manifestazioni temporanee simili in qualità e quantità (piccoli concerti di piazza, feste patronali e simili). La verifica dell’invarianza delle condizioni di sicurezza è in capo agli organi tecnici dipendenti dall’autorità deputata al rilascio della licenza».
I vigili del fuoco infine comunicano che «occorre evidenziare che la valutazione tecnica finalizzata alla verifica della sussistenza delle condizioni di sicurezza, è sempre necessaria: infatti, anche nei casi oggetto dei nuovi regolamenti procedurali semplificati, tale valutazione deve essere parte della documentazione da acquisire e da verificare a cura degli uffici tecnici preposti».
In un secondo documento più tecnico, della lunghezza di 18 pagine, il comando provinciale dei vigili del fuoco di Cosenza articola i comportamenti da tenere sul «funzionamento delle Commissioni comunali di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo».

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