Gran parte dei 30 miliardi della legge di bilancio sono concentrati su interventi coerenti con le richieste avanzate dalla Cisl al governo. Un risultato valutato complessivamente «positivo dall’esecutivo della Cisl Magna Grecia di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, che – oltre ad aver posto l’attenzione sui prossimi appuntamenti delle elezioni Rsu nel comparto Scuola e nella Funzione pubblica, che vedranno l’intera organizzazione impegnata nei luoghi di lavoro – ha approfondito i temi legati alla legge finanziaria, esprimendo apprezzamento e condivisione del documento approvato dal Comitato esecutivo della Cisl Nazionale in cui si dà un giudizio articolato, valutando positivamente diverse misure inserite nella manovra che, nonostante i vincoli imposti dal patto di stabilità, rispondono a molte delle richieste avanzate nei mesi scorsi». In particolare la Cisl Magna Grecia «valuta positivamente la conferma strutturale dell’accorpamento delle aliquote Irpef per sostenere i redditi medio-bassi e la stabilizzazione del taglio del cuneo fiscale fino a 40mila euro, interventi che mobilitano oltre metà della manovra, per un totale di 17,5 miliardi di euro. Importanti anche il mantenimento delle agevolazioni per i salari di produttività, il welfare contrattuale nel triennio 2025-2027 e l’estensione dei fringe benefit ad ampie fasce di lavoratori, la stabilizzazione della decontribuzione per le lavoratrici madri, il rifinanziamento dell’Ape Sociale e i nuovi incentivi per l’occupazione di giovani, donne e lavoratori svantaggiati nel Mezzogiorno. Tra le misure per il sostegno alle famiglie e alla natalità, la CISL ha accolto favorevolmente la scelta di assegnare un assegno di mille euro per i nuovi nati, di estendere i congedi parentali all’80 per cento per tre mesi e di escludere l’Assegno Unico dal calcolo dell’ISEE per il bonus asilo nido. Sul fronte sanitario, giudicato positivo l’aumento di 2,3 miliardi per potenziare la medicina territoriale e ridurre le liste d’attesa, con l’auspicio che nell’iter parlamentare vengano destinate ulteriori risorse per stabilizzare il personale sanitario. La Cisl riconosce inoltre l’importanza dello stanziamento di 5,5 miliardi per il rinnovo dei contratti pubblici 2025-2027, del ripristino dell’indicizzazione delle pensioni all’inflazione, e dell’introduzione di un contributo di solidarietà per banche e assicurazioni, proponendo di estendere questo contributo a settori come logistica, digitale, energia e farmaceutico. L’esecutivo della CISL Magna Grecia ha evidenziato la necessità di migliorare alcune misure, chiedendo un incremento delle risorse per le pensioni minime e la non autosufficienza, oltre che sgravi fiscali per il ceto medio. Espresse preoccupazioni verso l’ipotesi di tagli agli organici scolastici e il blocco del turnover nella PA, nell’università e nella ricerca, e la riduzione delle risorse destinate alla sicurezza edilizia, efficientamento energetico e sviluppo urbano. Necessarie sono una riforma previdenziale e un impegno più incisivo nella lotta all’evasione fiscale per sostenere il welfare e le politiche per il lavoro, l’apertura del confronto sulla riforma previdenziale per flessibilità pensionistiche e sostegno a giovani e donne, insieme a un’accelerazione dei progetti PNRR e una nuova politica industriale per aumentare produttività e innovazione». Il comitato esecutivo della Cisl Magna Grecia, per come definito a livello nazionale, ha deliberato «l’avvio di un percorso di impegno, di iniziative e di assemblee nei luoghi di lavoro, incontri nei territori e convocazione degli organismi delle categorie. Particolare attenzione nel nostro territorio assumono i temi del rispetto dei contratti di lavoro, della salute e sicurezza che necessitano di maggiori investimenti sulla prevenzione, maggiori controlli con investimenti per quanto concerne gli ispettori e più sinergia tra enti, istituzioni, associazioni datoriali e sindacali per incidere sulle debolezze del nostro tessuto produttivo. La Cisl, per come ribadito dal nostro Segretario Generale Luigi Sbarra, continuerà come sempre a confrontarsi nel merito dei contenuti, con senso di responsabilità, senza pregiudizi, e senza piegare a ragioni ideologiche l’autonomia sindacale e la difesa degli interessi delle persone che il sindacato deve rappresentare e tutelare».
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