COSENZA «L’apertura di una scuola di specializzazione segna una giornata storica ma oltre a patologia clinica il ministero dell’Università e della ricerca e quello della Salute hanno accreditato altre quattro scuole: cinque su cinque, per noi è un risultato ottimo visti i requisiti molto stringenti». Non nasconde la soddisfazione il rettore dell’Unical, Nicola Leone, nel salutare i 31 giovani specializzandi che stamattina sono stati accolti all’ospedale civile dell’Annunziata: «I pionieri di un progetto più ampio per la sanità calabrese», li ha definiti Leone, ricordando che oltre ai docenti qualificati – il corpo accademico ma anche il personale dell’Azienda ospedaliera – si aggiungeranno nuove figure in una fase di ulteriore reclutamento. «Sarete i nostri specialisti di domani – ha concluso – e molti di voi si fermeranno qui dopo la specializzazione».
Vincenzo Pezzi, direttore del dipartimento di Farmacia dell’Unical, spiega che ogni specializzando avrà un percorso formativo individuale e un tutor dedicato, poi illustra le nuove prospettive offerte dall’applicazione dell’intelligenza artificiale nel campo medico: una “scommessa” commenta Pezzi.
Il direttore dell’Azienda ospedaliera, Vitaliano de Salazar, incassa il successo di «un progetto ultimato in meno di un anno» nell’ottica di «una sempre più forte integrazione con l’Unical». Scienza, giovani e sistema pubblico sono per de Salazar i tre ingredienti che fanno della ricetta di Arcavacata qualcosa di vincente nella «missione dell’ospedale universitario. Avete fatto una scelta affascinante ma dura – commenta il direttore – in un territorio difficile e contraddittorio, ma è una scelta che vi darà un grande bagaglio di esperienza: uscendo di qui potrete andare dappertutto… ma noi vi vogliamo qui». (euf)
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