LAMEZIA TERME Quando la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra, o anzi lo sa perfettamente e nonostante questo va avanti lo stesso… La metafora va bene soprattutto per il Pd Calabria, non nuovo a situazioni paradossali, per usare forze un eufemismo. L’ultima in ordine di tempo oggi, con due conferenze stampa praticamente in contemporanea sullo stesso tema e sotto lo stesso simbolo democrat: il tema è quello della sanità, in generale, e nello specifico la vicenda dei “crediti facili” nelle Asp, delle transazioni milionarie effettuate da alcune aziende sanitarie, soprattutto quella di Cosenza, con la Bff Bank (si sarebbe arrivati a una cifra complessiva di oltre 77 milioni, che è oggettivamente altina…). Questa stessa vicenda, che peraltro merita chiarezza, è stata al centro di una conferenza stampa del gruppo del Pd alla Regione a Lamezia Terme, sede regionale del partito, e però anche al centro di una conferenza stampa anche a Cosenza, sotto l’egida di altri importanti esponenti del Pd calabrese come Carlo Guccione, che è tra l’altro dirigente nazionale, forse – a onor di cronaca – il primo a parlare in tempi non sospetti dei possibili “giochi strani” che in Calabria si realizzano nella cartolarizzazione dei crediti della sanità. Inevitabile l’interrogativo che ha afferrato diversi analisti politici: ma il Pd non poteva fare una sola, singola conferenza stampa? Interrogativo abbastanza scontato ma che non tiene conto delle perduranti “divisioni” che ci sono tra i dem di Calabria, e non è un mistero a esempio che tra alcuni componenti del gruppo dem alla Regione come i cosentini Mimmo Bevacqua e Domenico Iacucci e l’area di Guccione non ci sia particolare “corrispondenza di amorosi sensi”… Scattano inesorabili i retropensieri. Un semplice, banale, difetto di comunicazione o – come si sospetta – qualcos’altro dietro questo ennesimo cortocircuito in casa Pd? (a. cant.)
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