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A Reggio Calabria la quota più elevata di svantaggi negli indicatori benessere

Il report di Istat sulle 14 città metropolitane basato sugli indicatori del Bes dei Territori (BesT)

Pubblicato il: 05/11/2024 – 11:29
A Reggio Calabria la quota più elevata di svantaggi negli indicatori benessere

REGGIO CALABRIA «Tra le città metropolitane del Meridione, la quota più elevata di svantaggi si riscontra a Reggio di Calabria (79,0 per cento), seguita da Catania, Napoli e Messina con percentuali superiori al 70 per cento e Palermo e Bari poco sotto (67,7 e 64,5). Cagliari si distingue positivamente con una quota di vantaggi del 61,3 per cento, superiore a quella di Roma». E’ quanto si legge in una nota dell’Istat che diffonde un nuovo report sui profili di benessere delle 14 città metropolitane, basati sugli indicatori del Bes dei Territori (BesT). «Dal confronto tra gli 11 domini del Benessere, il quadro più critico, per il complesso delle 14 città metropolitane, emerge nel dominio “Ambiente”, dove circa due terzi degli indicatori si attestano su livelli di benessere inferiori alla media nazionale. Al contrario, i maggiori punti di forza si concentrano nel dominio “Qualità dei servizi”, con due terzi degli indicatori con valori superiori alla media italiana». «Il dominio “Istruzione e formazione” evidenzia i contrasti più marcati, presentando una distribuzione equilibrata tra posizioni di vantaggio (poco più della metà degli indicatori) e situazioni di svantaggio (poco meno della metà)», evidenzia ancora Istat.
In tutti i comuni capoluogo delle città metropolitane almeno l’80 per cento di persone (14 anni e più) dichiarano di avere parenti a cui rivolgersi in caso di bisogno, con i valori più elevati a Reggio Calabria (88,8 per cento) e Cagliari (87,3 per cento). Le reti di parentela prevalgono sulle reti di vicinato e di amicizia. La percentuale di persone di 14 anni e più che si sentono sicure o abbastanza sicure nel camminare da sole quando e’ buio nella zona in cui vivono varia tra i capoluoghi di città metropolitana dal massimo di Messina (69,3 per cento), Reggio Calabria (66,0 per cento) e Genova (63,9 per cento) ai minimi di Bari, Napoli e Palermo (rispettivamente 50,6, 52,6 e 53,9 per cento). Nei capoluoghi la percezione di sicurezza è tendenzialmente minore rispetto alla città metropolitana nel suo complesso: il gap più elevato è a Bari (13 punti percentuali). A Milano e Roma, invece la differenza tra il capoluogo e il restante territorio è di pochi punti percentuali. La percentuale di persone (14 anni e più) molto soddisfatte per la propria vita, varia tra i 14 capoluoghi dal massimo di Reggio Calabria (54,7 per cento) al minimo di Napoli (33,8 per cento). Lo stesso indicatore, riferito alle città metropolitane conferma il divario tra Reggio Calabria e Napoli, rispettivamente con il 56,5 per cento e il 41,5 per cento di persone di 14 anni e più che assegnano un voto di soddisfazione per la propria vita tra 8 e 10. 

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