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«Sulla Statale 106 una vittima ogni 11 giorni, è una strage di Stato»

L’associazione “Basta vittime 106” chiede la rimozione dei dirigenti Anas in Calabria: «Pasquale Bruno è la 28ª quest’anno»

Pubblicato il: 05/11/2024 – 18:22
«Sulla Statale 106 una vittima ogni 11 giorni, è una strage di Stato»

CORIGLIANO ROSSANO «L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con dolore e sconforto rende noto l’ennesimo incidente mortale avvenuto a seguito di uno scontro che ha coinvolto una moto ed una autovettura. L’impatto è avvenuto nel primo pomeriggio sulla S.S.106 a Corigliano-Rossano, in contrada Torricella. Nel sinistro ha perso la vita Pasquale Bruno di 47 anni e altre due persone sono rimaste ferite. Per una di queste si è reso necessario l’intervento dell’elisoccorso». Lo scrive l’associazione “Basta vittime sulla Strata Statale 106” che aggiorna il drammatico elenco delle vittime del solo 2024, chiedendo, inoltre, la rimozione dei vertici Anas in Calabria.

Un drammatico elenco: sale a 28 il numero delle vittime

«Pasquale è la ventottesima vittima della S.S.106 nell’anno 2024 dopo Antonella Romeo (18 anni), Elisa Pelle (24), Teresa Giorgi (34), Domenico Romeo (27), Salvatore Mattia Porto (21), Alfredo Aleardi (32), Maurizio Docimo (65), Marco Pezzati (31), Carlo Carrai (65), Gabriella Laganà (76), Francesca Stornello (53), Alessio Legato (30), Salvatore Mustara (44), Maria Rosa Boccuti (40), Eugenio Lupo (28), Luigi Frustaci (24), Antonio Simonetti (63), Domenica Palamara (58), Santina Palamara (51), Erminio Mendico (51), Umberto Graziano (39), Domenico Orlando (26), Raffaele Varano (29), Giuseppe Pio Cristiano (22), Luigi Scumaci (23), Chiara Olivo (63) e Assunta Migliazza (43 anni)».

Una vittima ogni 11 giorni

«28 vittime sulla S.S.106 nel 2024. Una vittima ogni 11 giorni. 11 vittime in provincia di Catanzaro. 8 vittime in provincia di Reggio Calabria e 7 in provincia di Cosenza. 2 vittima in provincia di Crotone. Questo è il bollettino di guerra sulla famigerata “strada della morte nel 2024, un anno che si attesta di diritto tra i peggiori negli ultimi dieci anni in materia di mortalità stradale e che vede ad oggi un incremento di 6 vittime rispetto al 2023. Tra tutte colpisce, inoltre, la provincia di Catanzaro: passa da 3 vittime nel 2023 a 11 (più del triplo), nel 2024. Anno nel quale dai dati ACI-Istat emerge un dato sconfortante per la Calabria: è la regione in cui, nel corso del 2023, si è registrato l’incremento maggiore di vittime in incidenti stradali in Italia. Le persone decedute, infatti, sono state complessivamente 109, rispetto alle 74 del 2022. La Calabria è inoltre la regione in cui, sempre nel corso del 2023, è stato rilevato l’aumento più alto, in termini percentuali, di incidenti con morti o feriti, che sono stati, complessivamente, 3.114, con un incremento del 47 per cento rispetto all’anno precedente. Nessuna regione d’Italia ha registrato dati così drammatici. Di fronte a questi numeri ci chiediamo cosa altro serve per rimuovere gli attuali dirigenti di Anas Spa in Calabria».

«Una strage di Stato»

«L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende ribadire e sottolineare che tutto ciò rappresenta la più grande strage di Stato della storia della Repubblica italiana ed intende evidenziare, inoltre, che quanto accade purtroppo da sempre sulla S.S.106 ha delle chiare ed evidenti responsabilità politiche: il silenzio e l’indifferenza del Governo nazionale e regionale, della classe parlamentare calabrese a Roma, delle amministrazioni locali e provinciali, delle forze sindacali. Tutti, nessuno escluso, coloro i quali rivestono ruoli istituzionali, sono moralmente responsabili dell’olocausto sulla S.S.106 ed in particolare quanti ancora rivendicano che la realizzazione del Ponte sullo Stretto rappresenta una “priorità infrastrutturale” per la Calabria. L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” si stringe attorno alla Famiglia delle vittime, ai parenti ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio. Noi non dimenticheremo queste vite spezzate sull’asfalto della “strada più pericolosa d’Italia”. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima tragedia di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte”, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana».

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