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Truccavano esami per patenti, 35 denunce e 4 misure cautelari

Sono i dettagli dell’operazione della guardia di finanza di Torino

Pubblicato il: 05/11/2024 – 9:34
Truccavano esami per patenti, 35 denunce e 4 misure cautelari

TORINO Un’operazione della guardia di finanza di Torino ha portato alla denuncia di 35 persone, quattro delle quali colpite da misure cautelari (due arresti domiciliari, un divieto di dimora e un divieto di esercitare l’attività d’impresa , perché ritenute responsabili di falsificazione di certificati di revisioni e associazione per delinquere. Il gruppo, secondo l’accusa, avrebbe truccato gli esami per il conseguimento della patente di guida. Le misure cautelari hanno riguardato un funzionario della Motorizzazione, il titolare di un’agenzia di pratiche auto, un ‘procacciatore’ d’affari e un rivenditore d’auto. Tra i denunciati i candidati all’esame patente e chi avrebbe illecitamente ottenuto la revisione dei propri veicoli, tra cui anche un autobus. Le indagini sono scattate a seguito della segnalazione di un dirigente della motorizzazione civile riguardo a ingiustificati allontanamenti del funzionario dal luogo di lavoro. Secondo gli investigatori il funzionario, in cambio di denaro, avrebbe proceduto alla falsificazione di certificati di revisione, a interrogazioni abusive del sistema informatico della motorizzazione civile e a ‘truccare’ gli esami teorici per il conseguimento della patente B. Dall’inchiesta è emerso che alcuni candidati agli esami teorici sarebbero stati dotati di un sistema di collegamento, composto da un telefono cellulare e micro-auricolari occultato all’interno dei vestiti, sul quale sarebbe stato praticato un piccolo foro in corrispondenza della telecamera che avrebbe consentito a un ‘suggeritore’ nascosto all’interno di un furgone parcheggiato vicino all’edificio dove si svolgeva la prova di visualizzare il monitor del pc e indicare la risposta corretta agli esaminandi, che non sarebbero stati sottoposti ad alcun tipo di controllo da parte del personale di vigilanza, che ne conosceva l’identità avendone ricevuto l’elenco nominativo.

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