Tre comuni con un territorio letteralmente devastato ed una provincia, quella di Catanzaro, con molte strade di competenza travolte o danneggiate da frane e smottamenti. Un ponte crollato, altri in condizioni precarie ed a rischio. A San Pietro a Maida, Jacurso e Maida – nell’hinterland lametino – gli interventi di somma urgenza e 16 giorni consecutivi di bel tempo hanno permesso di attenuare gli effetti della pioggia torrenziale che si è abbattuta su questo territorio nella notte tra domenica 20 e lunedi 21 ottobre.
Se lungo la SS 280 che collega Lamezia Terme a Catanzaro, il versante tirrenico a quello jonico, Anas è riuscita a concluder ei lavori e riaprire al traffico l’importante arteria, nel territorio dei tre comuni le ferite sono ancora profonde, due strade su tre ancora chiuse e chissà per quanto tempo ancora lo saranno. La stima dei danni, prudenziale, dovrebbe arrivare a circa 20 milioni di euro ed ora sono tre le preoccupazioni degli amministratori locali, le risorse da recuperare, la dichiarazione dello stato di calamità, i tempi per eseguire gli interventi e, soprattutto, la stagione invernale con le piogge che potrebbero ulteriormente aggravare la condizione.
Di questi temi hanno discusso il sindaco del Comune di San Pietro a Maida, Domenico Giampà, ed il presidente della Provincia di Catanzaro, Amedeo Mormile, ospiti questa sera di “Supplemento d’indagine”, il format di approfondimento condotto da Danilo Monteleone e in onda stasera alle 20.40 su L’altro Corriere TV (canale 75).
«Se non si spezza l’isolamento del territorio – ha sottolineato il sindaco di san Pietro a Maida Domenico Giampà – sarò costretto a consegnare le chiavi del Comune al Prefetto. A San Pietro un torrente che è stato invece tombato diversi decenni fa è ancora tappato e nonostante gli scavi ancora non si è riusciti a trovare l’ostruzione, sono molto preoccupato per eventuali nuove piogge».
Il presidente della Provincia di Catanzaro, Amedeo Mormile, ha evidenziato che «gli uffici ed i tecnici della provincia hanno completato una stima dei danni trasmessa alla Protezione civile, siamo nell’ordine dei 12/15 milioni di euro. È una situazione complicata, ho dirottato tutte le risorse disponibili sulle somme urgenze spendendo circa 300mila euro. Di più è impossibile fare ora». Il presidente dell’ente intermedio catanzarese ha anche preannunciato che sarà inoltrata una richiesta specifica alla Regione, richiesta condivisa dalla provincia di Catanzaro insieme ai Comuni di San Pietro a Maida, Maida, Jacurso e Curinga. Nello specifico del ponte crollato sul torrente Cottola il Sindaco Di San Pietro a Maida ha chiesto con forza la predisposizione di un attraversamento temporaneo «sono preoccupato dei tempi, altrove è stata adottata una soluzione transitoria, lo si faccia anche qui ripristinando un pieno diritto alla mobilità».
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