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Droga dal Sudamerica al porto di Livorno: 30 arresti

La Guardia di Finanza ha smantellato un’associazione a delinquere con un blitz che ha toccato anche la Calabria

Pubblicato il: 06/11/2024 – 9:55
Droga dal Sudamerica al porto di Livorno: 30 arresti

PISA La Guardia di Finanza ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Firenze, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, in un procedimento penale a carico di diversi soggetti, ritenuti componenti di una associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e coinvolti in una serie di episodi di importazione, trasporto e cessione di droga. L’ordinanza, eseguita dai Finanzieri del Comando Provinciale di Pisa, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e la Stazione Navale di Livorno, ha riguardato 23 soggetti presenti sul territorio italiano (Toscana, Calabria, Lazio, Puglia, Campania, Lombardia, Veneto, Liguria) e all’estero (Albania, Francia, Spagna e Romania). Sono stati impegnati 200 appartenenti alla GdF per assicurare l’esecuzione del provvedimento cautelare, insieme a unità cinofile del Corpo. Numerose le perquisizioni in corso, che interessano anche attività ricettive in Firenze, riconducibili agli indagati albanesi. Le indagini sono state dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze. Le attività investigative hanno permesso di scoprire, mediante l ‘utilizzo di articolate attività anche di natura tecnica, un ampio contesto criminale dedito all’importazione di ingenti quantitativi di cocaina dal Sudamerica, inviati da un’autonoma struttura criminale dislocata in Ecuador ed operante tra quel Paese e la Colombia, ove viene acquistato il narcoatico successivamente importato in Italia attraverso il porto di Livorno. Sono 23 i soggetti destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, 6 quelli per i quali è stata disposta la misura degli arresti domiciliari e uno per il quale è stato disposto l’Obbligo di firma. Gli indagati, di nazionalità italiana, albanese, rumena ed ucraina, sono stati ritenuti a vario titolo componenti un’associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, con carattere transnazionale. L’attività di indagine ha consentito di sequestrare oltre 2 tonnellate di cocaina, 45 chili di hashish, 20 chili di marijuana, che avrebbero fruttato circa 70 milioni di euro alla consorteria criminale, e di trarre in arresto, in flagranza di reato, ulteriori 3 responsabili.

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