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“Grande Cosenza”, il giorno del giudizio: attesa la pronuncia del Tar

Questa mattina, si sono concluse le discussioni dei legali di tutte le parti interessate. Entro 24-48 ore la decisione sui ricorsi

Pubblicato il: 06/11/2024 – 9:56
“Grande Cosenza”, il giorno del giudizio: attesa la pronuncia del Tar

COSENZA E’ il giorno del giudizio. E’ attesa la pronuncia del Tribunale amministrativo regionale (potrebbe arrivare entro le prossime 24-48 ore) sui ricorsi opposti al progetto di fusione e proposti all’Organo di Giustizia amministrativa regionale con l’obiettivo di modificare il processo di estinzione dei tre comuni, Cosenza, Rende e Castrolibero. Si sono rivolti al Tar Calabria due dei tre enti coinvolti nel procedimento attivato dal Consiglio regionale calabrese, Cosenza e Castrolibero, un comitato cosentino e un’associazione di Rende. Al Corriere della Calabria, il sindaco di Cosenza Franz Caruso ha ribadito, giorni fa, la propria posizione favorevole alla fusione ma contraria la metodo utilizzato. Una sorta di imposizione calata dall’alto per il primo cittadino cosentino. Questa mattina dinanzi ai giudici del Tar si sono concluse le discussioni dei legali di tutte le parti interessate. «Avrei preferito un percorso di condivisione partendo necessariamente dal basso e vorrei ricordare che manca uno studio di fattibilità serio e soprattutto l’avvio di iniziative che – avevamo peraltro messo in campo con i comuni di Castrolibero e Rende – legate all’unificazione di servizi essenziali per il territorio come i trasporti, i rifiuti e l’acqua». Il Comune di Rende si esprime per mezzo del Comitato spontaneo che ha dato il via alla campagna referendaria al Museo del Presente, incalzando i commissari – retoricamente – a prendere posizione sull’argomento.
Infine c’è il sindaco di Castrolibero Orlandino Greco – di area centrodestra – che tra il sostegno a chi riformò il Titolo V (il centrosinistra) e una critica alla maggioranza in Regione («fermatevi finché siete in tempo perché vi farete male») che ha trovato sponda nel Pd nella seduta consiliare di fine luglio mantiene più di altri la barra sul No alla fusione e sulla difesa dell’identità. Non resta che attendere. (f.b.)


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