ROMA «Una lunga riunione che ha dato frutti positivi. Abbiamo evidenziato anche alle organizzazioni sindacali che ci sono tutti gli atti amministrativi per fare in modo che i mille dipendenti di Abramo possano essere collocati in aziende che si occupano della dematerializzazione, nelle prossime settimane, il mio auspicio è entro fine mese». Così il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, ai microfoni del Corriere della Calabria, al termine del tavolo di confronto che si è svolto nel pomeriggio al Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) per affrontare la difficile situazione che vede coinvolti i dipendenti della Abramo Customer Care. Fissata per le 16.30, la riunione è terminata intorno alle 19.30. Con Occhiuto alla riunione hanno preso parte anche il vicepresidente regionale Filippo Pietropaolo, l’assessore al Lavoro e alla Formazione Giovanni Calabrese, il consigliere del presidente per gli affari giuridici Ettore Figliolia, e i direttori generali della Cittadella Fortunato Varone (Lavoro), Tommaso Calabrò (Sanità), e Maurizio Nicolai (Programmazione unitaria).
Non più un progetto, «ma ha preso forma come fatto», ha spiegato Occhiuto parlando della soluzione prospettata per i mille lavoratori. «Abbiamo conferito 15 milioni di euro all’Istituto Poligrafico dello Stato, la Zecca, quindi una società di Stato. A questi 15 milioni si aggiungono 5 milioni del Governo nazionale, del Dipartimento per la trasformazione digitale: 20 milioni per dematerializzare le cartelle cliniche della Regione attraverso i lavoratori impegnati nell’Abramo Customer Care. Passano da un settore maturo, che non aveva più prospettive, ad un settore invece che avrà sicuramente prospettive. Il Poligrafico dello Stato ha già fatto la manifestazione di interesse per selezioni le imprese che avessero i titoli a svolgere questa attività commissionata dalla Regione. Le due imprese che hanno risposto alla manifestazione d’interesse, che si è conclusa, sono Poste Italiane e Tim. Entro qualche giorno l’Istituto Poligrafico dello Stato concluderà tutte le procedure amministrative per assegnare questa commessa a Poste o a Tim, che svolgerà quest’attività magari attraverso soggetti industriali, altre imprese che però dovranno assumere tutti i dipendenti della Abramo Customer Care. In questo modo abbiamo trovato una soluzione per tutte queste famiglie che stanno vivendo ancora periodo di grande preoccupazione per il loro futuro». «Abbiamo assistito questa attività di dematerializzazione, – ha aggiunto Occhiuto – quindi orientata alla soluzione della vertenza Abramo, anche con dei bandi a sportello per incentivare l’assunzione di questi dipendenti incentivando il posto del lavoro e finanziando la formazione». «Questi dipendenti – ha aggiunto Occhiuto – saranno assunti appena Tim o Poste avranno la commessa perché la Regione finanzierà l’attività di formazione per reskillare questi dipendenti. Quindi saranno immediatamente assunti senza aspettare l’avvio concreto dell’attività di dematerializzazione. Ringrazio il mio vicepresidente Filippo Pietropaolo che ha lavorato insieme al suo direttore generale Calabrò al progetto della dematerializzazione con l’Istituto Poligrafico dello Stato, ringrazio l’assessore Calabrese che insieme al suo dipartimento e al direttore generale Varone hanno prodotto diversi bandi a sportello per fare in modo che questi lavoratori potessero essere assunti ben prima dell’avvio dell’attività di dematerializzazione, nei nostri auspici entro il trenta di novembre. Non dipende però soltanto da noi, – ha concluso Occhiuto – dipende dall’Istituto Poligrafico dello Stato che deve concludere questa procedura in tempi molto brevi».
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