COSENZA «Carenza idrica causa siccità». E’ l’incipit decisamente esplicito di una comunicazione via social presente sul profilo ufficiale di Sorical. Il post si riferisce all’Acquedotto Savuto dove si registra «un severo calo di produzione di acqua potabile dai pozzi e dalle sorgenti Silane». Da ieri, fa sapere Sorical, «i tecnici sono impegnati ad effettuare continue manovre per consentire a tutti i numerosi comuni serviti (oltre 25) quanta più acqua possibile. I Comuni che risentono della carenza idrica sono quelli del tratto terminale dell’acquedotto, come i centri storici di Falerna, Nocera Terinese, Feroleto Antico, Serrastretta, Platania e alcune zone alte di Lamezia Terme, in particolare Zangarona, Magolà Alto e località Agli». I tecnici dei Comuni, a causa del drastico calo delle portate di acqua potatile sono costretti ad effettuare chiusure, anche più volte al giorno, per tenere i serbatoi ad un livello tale da consentire l’approvvigionamento alle utenze idraulicamente svantaggiate. Diverso l’oggetto della missiva inviata ad alcune amministrazioni comunali del Cosentino, ma il contenuto è il medesimo. Sorical comunica agli Enti la «riduzione costante dell’acqua prodotta dal gruppo sorgentizio che alimenta lo schema idraulico Abatemarco». Sorical sta «attuando un piano di ripartizione delle forniture». Infine l’invito rivolto ai Comuni «ad utilizzare la funzione di accumulo e svuotamento delle vasche di accumulo a disposizione». Tra una comunicazione e l’altra trovano sfogo i commenti degli utenti. C’è chi parla di una «rete che fa acqua da tutte le parti» e chi ritiene la siccità una «scusa per coprire i problemi legati al funzionamento degli acquedotti». (redazione@corrierecal.it)
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