COSENZA Una istanza di revoca è stata consegnato stamane dall’avvocato e presidente della Camera Penale di Cosenza Roberto Le Pera e dalla avvocata e presidente dell’ordine degli avvocati di Cosenza Ornella Nucci al Collegio giudicante del processo alla ‘ndrangheta cosentina, scaturito dall’inchiesta della Dda di Catanzaro denominata “Reset“.
Nel comunicato vengono elencati tutta una serie di motivi che spingono i penalisti a richiedere che il processo venga celebrato nelle sede «naturale» del tribunale bruzio e non nell’aula bunker di Castrovillari. Quest’ultima sede era stata indicata recentemente dopo il nubifragio che ha colpito il lametino nelle scorse settimane determinando una condizione di inagibilità dell’aula bunker di Lamezia Terme, sito “storico” del procedimento. «E’ possibile che, in ragione delle dotazioni esistenti, potrebbe presentarsi qualche minima difficoltà, ma l’intero collegio difensivo si è dichiarato pronto ad adattarsi ed a superarle, qualora esistenti, con la massima collaborazione richiesta», scrivono i penalisti. Che aggiungono: «Abbiamo motivo di ritenere che l’invocato provvedimento di spostamento
del processo Reset a Cosenza verrà adottato con ogni cortese urgenza, così da evitare defatiganti impugnazioni, nonché ulteriori ritardi nella celebrazione delle prossime udienze».
Questa mattina si sarebbe dovuta tenere l’udienza con l’escussione di un collaboratore di giustizia, ma il processo è stato rinviato al prossimo 12 novembre. Il Collegio giudicante ha recepito il comunicato e provvederà ora a trasmetterlo alla Corte di Appello di Catanzaro. (f.b.)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x