COSENZA Non molla Sandro Principe, già sindaco di Rende, uno dei più fervidi sostenitori del “no” al alla città unica. Oggi il Tar della Calabria ha respinto i quattro ricorsi presentati nei giorni scorsi contro la Regione Calabria, rappresentata dall’Avvocatura regionale e dagli avvocati Achille e Oreste Morcavallo, che ha fissato a domenica 1 dicembre il referendum per la fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero. «Noi continuiamo la battaglia decisissimi per il no, perché vogliamo che il popolo si renda conto che questa fusione è una truffa democratica, poi è una truffa sul piano operativo perché nessuno è in grado di dire se funzionerà o non funzionerà senza progetti e senza sperimentazione». L’ex primo cittadino – intervistato dal Corriere della Calabria – suggerisce uno dei motivi per i quali bisognerebbe votare no al prossimo referendum. «I cittadini di Rende e di Castrolibero avranno un bel regalo, 3.500 euro in più di imposte perché debbono ripianare il debito enorme di Cosenza che finisce nella città unica». Sulla decisione del Tar, Principe non si mostra preoccupato. «Questa era la parte cautelare del giudizio. Il merito rimane intatto. II Tar ha preso una posizione di politica giudiziaria perché nel merito – e lo dice il tribunale amministrativo regionale e non io – dove fosse accolta nel merito la censura dei ricorrenti, anche l’esito del referendum, che comunque è consultivo, sarebbe totalmente smontato. Quindi andiamo avanti con la battaglia. Forza no! Votiamo no! Viva la democrazia contro i nuovi padroni!». Insomma, Sandro Principe non molla. (redazione@corrierecal.it)
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