ROMA «Legno e biomateriali per l‘edilizia: un percorso di decarbonizzazione e di economia circolare», è stato l’ultimo appuntamento organizzato alla fiera Ecomondo di Rimini. Con Enrico Allasia, presidente della FNP Risorse Boschive di Confagricoltura, erano presenti Pietro Oieni (Difor-Masaf), Marco Marchetti (Alberitalia), Alessandra Stefani (Cluster Italia Foresta Legno), Daniele Gambetti (Conaf) e Davide Pettenella (Università di Padova). «Il patrimonio boschivo italiano ha raggiunto gli 11,9 milioni di ettari che aspettano ancora di essere valorizzati a pieno – ha commentato Allasia –. Una valorizzazione che richiede un lavoro condiviso tra i ministeri dell’Agricoltura, dell’Ambiente e delle Imprese e del Made in Italy». Legname e biomateriali sono risorse sempre più strategiche per la bioedilizia e per il contrasto al cambiamento climatico grazie alla capacità che hanno di sostituzione di prodotti da fonti fossili, di recupero di materiali biologici di scarto, di migliori prestazioni energetiche degli ambienti realizzati, e soprattutto di stoccaggio di carbonio nel tempo. Le opportunità sono tante, ma servono gli strumenti adatti. «Il settore — ha proseguito Allasia — ha bisogno di una normativa che permetta di strutturare la filiera agroforestale. Non solo. È necessaria una strategia per la formazione di professionisti che abbiano le conoscenze necessarie a orientare le produzioni silvicole verso la domanda che arriva dall’industria, in particolare quella della bioedilizia».
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