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Liste d’attesa, il monito del governo e le nuove misure per ottimizzare i servizi in Calabria

Il richiamo del ministro Schillaci alle regioni e agli enti locali affinché vengano impiegati in modo tempestivo e adeguati i fondi stanziati

Pubblicato il: 08/11/2024 – 9:49
Liste d’attesa, il monito del governo e le nuove misure per ottimizzare i servizi in Calabria

CATANZARO In Calabria, le attese per visite ed esami specialistici sono state storicamente una delle principali criticità del sistema sanitario regionale, già segnate da deficit strutturali e carenze organizzative. A più riprese, infatti, i tecnici incaricati di monitorare l’attuazione del Piano di rientro dal deficit sanitario hanno evidenziato l’urgenza di interventi per ridurre i tempi di attesa e garantire una sanità più tempestiva ed equa per i cittadini calabresi. A rilanciare il tema delle liste d’attesa è stato recentemente il ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha risposto a un’interrogazione di Fratelli d’Italia durante il question time alla Camera. Il ministro ha ribadito con fermezza l’importanza della trasparenza e della gestione efficace delle risorse destinate alla sanità, annunciando che dal febbraio 2025 sarà attivo un «cruscotto» digitale per il monitoraggio delle liste d’attesa. Questo strumento consentirà di rendere pubblici i dati relativi ai tempi di attesa in tutte le Regioni e le Province autonome, con l’obiettivo di migliorare la pianificazione e la gestione dei servizi sanitari.
Tuttavia, il Ministro non si è limitato a fare un annuncio tecnico: ha sottolineato con decisione anche altre critiche legate alla gestione delle liste d’attesa. In particolare, ha fatto riferimento alle liste «illegalmente chiuse», un fenomeno che, secondo Schillaci, non dipenderebbe da una carenza di personale medico, ma piuttosto da una mancata gestione trasparente e corretta delle risorse. Il Ministro ha infatti osservato che, paradossalmente, spesso accade che, al sopraggiungere di un’ispezione o dei giornalisti, gli ambulatori, le sale operatorie e gli uffici diventino improvvisamente operativi e disponibili, smentendo le dichiarazioni sulla presunta carenza di servizi. Schillaci ha poi rimarcato un altro aspetto fondamentale: «Non è più accettabile che i fondi stanziati per ridurre le liste d’attesa non siano ancora stati spesi». Un chiaro richiamo alle amministrazioni regionali e agli enti locali affinché vengano impiegati in modo tempestivo e adeguati i fondi stanziati per ridurre i tempi di attesa, risorse che, a giudizio del Ministro, sono fondamentali per migliorare concretamente l’accesso alle prestazioni sanitarie. Il tema delle liste d’attesa in Calabria di recente tornato a far discutere, con un’ulteriore sollecitazione a rimuovere le inefficienze strutturali del sistema sanitario regionale, a favore di una gestione più trasparente e orientata ai bisogni concreti dei cittadini. L’obiettivo, ora, è fare in modo che le promesse vengono accompagnate da azioni concrete.
Da questo punto di vista la Regione Calabria sta intensificando gli sforzi per affrontare una delle problematiche più gravi del sistema sanitario regionale. Proprio nelle ultime settimane, il governatore e commissario ad acta per la sanità calabrese, Roberto Occhiuto, ha firmato un decreto che segna un passo in avanti nel monitoraggio e nell’organizzazione dei servizi sanitari, creando una nuova “Unità centrale di gestione dell’assistenza sanitaria e dei tempi” e delle liste d’attesa.
L’unità avrà il compito di monitorare in modo costante i tempi di attesa per le prestazioni sanitarie, analizzare i dati relativi e sviluppare proposte per ottimizzare i processi organizzativi. L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre i tempi di attesa e migliorare l’efficienza del sistema sanitario regionale, rispondendo così alle numerose criticità. La creazione dell’unità segue altre due iniziative che mirano a rendere più efficienti e trasparenti i servizi sanitari regionali. La prima è la realizzazione di una piattaforma online unica per i Centri Unificati di Prenotazione (Cup) delle Aziende Sanitarie Provinciali (Asp) e delle Aziende Ospedaliere (Ao), che consentirà una gestione centralizzata delle prenotazioni per le visite mediche e gli esami specialistici. La seconda è l’avvio di un programma chiamato “recall”, un sistema che invia un promemoria ai cittadini per ricordare gli appuntamenti per le prestazioni programmate. In questo modo, si intende ridurre il numero di “no show”, ossia di pazienti che non si presentano all’appuntamento, liberando così i posti disdetti in tempo utile e permettendo a qualcun altro di fruire della prestazione sanitaria.

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