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Oltre 20 milioni per ridurre le liste d’attesa. Ecco le cifre per le singole aziende – TABELLA

Decreto della struttura commissariale per il riparto dei fondi. Asp e ospedali chiamati ad adottare un piano operativo per l’abbattimento

Pubblicato il: 08/11/2024 – 18:54
Oltre 20 milioni per ridurre le liste d’attesa. Ecco le cifre per le singole aziende – TABELLA

CATANZARO Oltre 22 milioni per abbattere o ridurre le liste d’attesa in Calabria. E’ quanto ha stanziato la struttura commissariale guidata dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto con un decreto che ha fissato il riparto dei fondi per le aziende sanitarie e ospedaliere (le cifre nella tabella in basso): il decreto, che è stato sottoscritto anche da Occhiuto, dai sub commissari Iole Fantozzi ed Ernesto Esposito e dal dg del Dipartimento regionale Tutela della Salute Tommaso Calabrò, in pratica dà attuazione alla normativa nazionale. Nel “plafond” dei 22,3 milioni viene compresa anche la somma di oltre 2, 3 milioni alle aziende ospedaliere per l’attività di recupero svolta nel corso degli anni 2022 2023 delle prestazioni non erogate nel corso degli anni 2020 e 2021 a causa della pandemia.

«Il governo delle liste di attesa – si legge nel decreto commissariale – è uno degli obiettivi principali del Ssn e del servizio sanitario regionale… , in relazione al potenziale effetto sullo stato di salute di attese prolungate e l’incremento dei costi a carico dei cittadini che, a causa delle attese, spesso decidono di ricorrere all’erogazione di prestazioni a pagamento. La disponibilità di risorse per le aziende sanitarie mira a contribuire a una riduzione delle attese e dev’essere pertanto resa disponibile in tempi brevi». Il decreto impegna le aziende ad «adottare un piano operativo per l’abbattimento delle liste di attesa delle prestazioni chirurgiche, di specialistica ambulatoriale (prime visite ed esami diagnostici) e di screening oncologici (questi ultimi solo per le Asp) con conseguente riduzione dei tempi medi», e attiva «un sistema di monitoraggio trimestrale che, a seguito della validazione dei piani operativi, preveda la rendicontazione dettagliata dell’attività prodotta e della spesa sostenuta da parte delle aziende sanitarie e ospedaliere». Se le aziende non rispettano le condizioni del piano operativo la Regione può revocare le risorse. (a. cant.)

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