TAVERNA L’ultimo struggente e commovente addio a Mattia Scumaci, il ragazzo di 12 anni scomparso a casa di un malore durante un allenamento di calcio. Tutta Taverna e tutta la Calabria si è stretta oggi alla famiglia del piccolo, il papà Carmine, la mamma Carmen, e il fratello Enzo, per salutare Mattia tra lacrime, applausi scroscianti, magliette dedicate e la tenerezza dei suoi compagni e amichetti, che hanno voluto ricordate questo 12enne dal sorriso contagioso “sgambettato” troppo presto e troppo ingiustamente dalla via. A celebrare i funerali l’arcivescovo metropolita di Catanzaro Squillace, monsignor Claudio Maniago, che ha parlato di un dolore insanabile che bisogna vivere fino in fondo e che lascia senza fiato. Ma la morte non deve essere l’ultima parola per noi cristiani, perché è vinta da un’altra parola, più importante: vita. Grande commozione al ricordo dell’allenatore di calcio di Mattia Scumaci, Francesco Cosentino, e grande commozione negli occhi di tutti i presenti, dal sindaco Sebastiano Tarantino, che ha proclamato il lutto cittadino, i docenti e la dirigente scolastica dell’Ic di Taverna, cittadini e amministratori tavernesi ma anche di Comuni vicini, che hanno affollato la chiesa di San Domenico. A rendere omaggio al piccolo Mattia anche il mondo del calcio, che oggi su ogni campo ha osservato un minuto di raccoglimento – con i tifosi del Catanzaro che l’hanno ricordato con uno striscione nella trasferta di Reggio Emilia – e che ai funerali è stato rappresentato dal presidente della Lnd Saverio Miarrci.
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