Giovedì, 10 Aprile

Ultimo aggiornamento alle 1:15
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

spazzatour

Fine cantieri mai: così a Cosenza finisce in discarica il sogno della rigenerazione urbana – FOTO

Santa Lucia è il simbolo dell’abbandono del centro storico: qui i cumuli di rifiuti e i topi sono diventati la norma

Pubblicato il: 12/11/2024 – 10:39
di Eugenio Furia
Fine cantieri mai: così a Cosenza finisce in discarica il sogno della rigenerazione urbana – FOTO

COSENZA Quando senti parlare i nostri amministratori di centro storico immagini di avere Lisbona dietro l’angolo, ma poi ad esempio un lunedì mattina vai a Santa Lucia, ti affacci dalla balconata che dà su uno dei cantieri e – giocando con te stesso al “vediamo che c’è!” davanti al cumulo di rifiuti che è piuttosto una montagna quasi al tuo livello – capisci che la realtà è diversa dalle migliori delle cosiddette “narrazioni”.   
Un grande topo le cui dimensioni si possono immaginare dalla coda che scivola nella discarica a cielo aperto, installazione ben custodita da una recinzione con tanto di transenna Comune di Cosenza, ci riporta in uno scenario fatto di cantieri infiniti e degrado imperante.

Dei tre “santi” (tutti in mano all’impresa di costruzioni Ing. Pasquale Cundari) che dovranno prima o poi cambiare il volto di Cosenza vecchia, solo San Domenico sembra accelerare: il cantiere su via Sertorio Quattromani (dove proprio ieri mattina è iniziato il rifacimento della segnaletica orizzontale) procede da luglio, non è dato sapere la data di ultimazione lavori perché manca la tabella che invece è indicata a San Gaetano: 11/10/2023 (una recente dichiarazione dall’amministrazione comunale parla di dicembre 2025 ma sulla tabella non è riportata la “nuova data di ultimazione”). Anche il terzo cantiere, Santa Lucia, nel tratto iniziale di corso Telesio, arranca ma per la sua stessa conformazione si presta a diventare una maxidiscarica a cielo aperto: quella fotografata ieri mattina è probabilmente una stratificazione che parte da una base composta da materiale di risulta del cantiere su cui nei mesi si è accumulata una quantità di spazzatura senza pari in città (è facilissimo, passando, lanciare qualsiasi tipo di rifiuto).  

Per adesso – in attesa che la Casa delle Culture entri a regime – l’unica opera di rigenerazione nel centro storico l’hanno fatta dei privati: no, non si tratta di un gruppo di imprenditori o finanziatori ma dei ragazzi del Cineteatro Universal, anfratto di resistenza culturale che propone teatro e mostre “off” o semplicemente interessanti nel panorama appiattito dei consumi massificati bruzi. Se invece preferite le esperienze “immersive” basta un giro a Santa Lucia: la degenerazione urbana. (e.furia@corrierecal.it)

Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato 

L'offerta informativa del Corriere della Calabria rimarrà gratuita

Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.

La tua è una donazione che farà notizia. Grazie

Il campo è obbligatiorio!
Il campo è obbligatiorio!

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012--2025. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x