LAMEZIA TERME Esordisce, come sempre, con il suo tipico «popolo di Striscia», per poi approfondire temi prioritari come la condizione giovanile, la legalità e, infine, per ripercorrere la sua carriera ventennale nel programma di Antonio Ricci. Luca Abete, storico inviato di Striscia La Notizia, è l’ospite della nuova puntata di Supplemento d’indagine, in onda questa sera alle 20:40 su L’altro Corriere Tv, canale 75 del digitale terreste. Ospite di Danilo Monteleone, Abete racconta il suo percorso all’interno della Tv, tra battaglie contro la “Terra dei Fuochi” e quelle per la legalità, portate avanti con lo speciale metodo «satirico e irriverente» del programma. «Penso di essere nato per questo, io facevo il clown perché mi piaceva regalare un sorriso. Poi ho scoperto che si poteva fare il “clown” cambiando la realtà negativa che si ha intorno, magari risolvendo problemi a persone che lo avevano da dieci anni».
Ma non solo la carriera a Striscia, Abete da dieci anni porta avanti una campagna sociale, un tour in Italia che si propone di parlare e ascoltare i giovani. Il progetto, chiamato #NonCiFermaNessuno, ha fatto tappa ieri all’Università di Catanzaro e per la sua valenza sociale ha avuto riconoscimenti anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «È un format – racconta a Supplemento d’indagine – basato sull’ascolto. Cerchiamo di mettere insieme più ragazzi possibili nelle aule. Ognuno si sente libero di raccontarsi e di mettere a nudo le proprie fragilità, la propria rabbia, i momenti più difficili, ma anche quelli di resilienza e di riscatto». Abete racconta ai giovani successi e fallimenti del suo percorso, cerca di comprendere quel senso di solitudine che pervade oggi ogni ragazzo e sprona chi arranca e fa fatica. L’inviato di Striscia, nel dialogare con Danilo Monteleone, affronta anche i temi più delicati: dalla “Terra dei fuochi” alla violenza giovanile. «Però io credo che in questi 20 anni la realtà sia migliorata, ciò che è cambiata è la percezione. Sui social siamo continuamente bombardati da notizie e video, ma in questo arco di tempo ho visto un cambiamento in senso positivo. Oggi le denunce partono dai cittadini stessi».
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