«Terminata la vicenda della Baker Hughes senza nulla di fatto, schierarsi piazza di Corigliano-Rossano auspica che il nostro caro sindaco torni, adesso, ad occuparsi di problemi di legalità che attanagliano la nostra città, terza città della Calabria ma solo sulla carta al momento.
Per completezza di informazioni cari concittadini dobbiamo sottolineare che la vicenda si è chiusa, anche, con dei sonori schiaffoni da parte del direttore Paola Militano del Corriere di Calabria.
Quello che noi abbiamo notato nella vicenda della Baker Hughes può essere riassunta con l’espressione “legalità relativa”(o a convenienza) riferita senza mezzi termini al sindaco Flavio Stasi. Quello che ci più sorpreso intorno al dibattito sulla nota vicenda “Baker Hughes” è stato appunto l’atteggiamento “legalmente relativo” (o legale convenienza) di Stasi.
Ormai l’ex rivoluzionario, sempre in cerca di poltrone, va a braccetto con tutto il PD da Pacenza e Bruno Bossio a lacucci e Bevacqua, da “civico e movimentista” a paladino del PD. Chissà che direbbe Darwin autore “dell’Origine della Specie”, altro che evoluzione, una involuzione vera e propria.
Caro Sindaco affari suoi per carità ma noi alcune domande vorremmo farvele: come mai sulla vicenda Baker Hughes si è comportato a mo’ di alfiere della legalità e poi su altrettante questioni, vedi Pinqua su cui sta indagando la procura, punti luce a.u. Corigliano su cui non permette accesso agli atti, cimitero a.u. Rossano lasciato per lungo tempo in mano a ditte private vicinissime a lei e ad alcuni suoi consiglieri grazie ad una sua illegittima ordinanza, articoli su Sole24Ore comprati con soldi pubblici e poi spacciati per grande riconoscimento dato dalla stampa alla città, livellari ed usi civici su cui alle nostre insistenti domande è muto come un pesce. A dir la verità anche le opposizioni latitano sui i livellari e usi civici, forse perché non liberi di parlarne?
Vogliamo risposte Sindaco Stasi, vogliamo la verità. Infine, auspichiamo che le Procure e la Magistratura facciano il loro dovere, perché noi esigiamo la verità, risposte concrete.
Che trionfi la legalità».
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