COSENZA Verrà notificato domani il ricorso al Consiglio di Stato da parte del Comune di Castrolibero sul referendum per la città unica (anche il Comune di Cosenza ha dato mandato, ritenendo che la decisione del Tar non sia adeguatamente motivata), mentre da Rende il Comitato per il No preferisce concentrarsi sulla campagna referendaria e attendere per un eventuale ricorso al secondo grado della giustizia amministrativa.
Resta la terza gamba dell’eventuale comune unico, Cosenza, dove si preferisce invece discutere dopo che il Tar ha bocciato i 4 ricorsi, la scorsa settimana: tre giorni di confronto che partiranno domani, giovedì 14 novembre alle 17 nella sede della Cgil (Massimiliano Ianni e Graziella Secreti del sindacato cosentino sentiranno i pareri pro e contro: Walter Nocito, Gilda Catalano, Battista Sangineto, Antonio Costabile, Rosanna Nisticò e Paride Leporace) per proseguire venerdì 15 quando la Federazione della Provincia di Cosenza del Partito democratico terrà alle ore 12 all’hotel San Francesco di Rende una conferenza stampa per spiegare le ragioni del Sì al referendum per la città unica tra Cosenza, Rende e Castrolibero del 1° dicembre (all’evento parteciperanno anche le forze politiche, sindacali e civiche che hanno aderito al tavolo permanente e aperto del centrosinistra per il Sì).
La tre giorni si conclude sabato 16 novembre alle ore 16,30 all’italiana Hotel (ex Holiday inn) di via Panebianco a Cosenza, dove si terrà la manifestazione di Nazione Futura sul Sì alla città unica: dopo le introduzioni di Vincenzo Campanella, responsabile del circolo territoriale dell’associazione, e di Antonino Scavelli, presidente del comitato per il Sì di Nazione Futura, interverranno i parlamentari Mario Occhiuto, Alfredo Antoniozzi, Fausto Orsomarso e Simona Loizzo; parteciperanno i consiglieri regionali Gianluca Gallo, Pasqualina Straface, Katya Gentile, Pierluigi Caputo, Pietro Molinaro, Sabrina Mannarino, Giuseppe Graziano e Luciana De Francesco. «Seppure abbiamo invitato consiglieri regionali e parlamentari del centrodestra – si legge in una nota di Nazione Futura – siamo aperti a qualsiasi contributo. Le ragioni del Sì non hanno confini politici e il referendum appartiene a tutti non essendo uno scontro tra fazioni politiche».
«È palesemente falso che i debiti di Cosenza si riversino sui cittadini di Rende e Castrolibero in caso di fusione». Lo afferma il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi. «Lo dice testualmente l’articolo 22 del dl 50/2017 che consente in caso di fusione di tenere separate le aliquote per i contribuenti. Per cui – spiega il parlamentare meloniano – se si realizzerà la città unica i cittadini di Rende e Castrolibero non pagheranno un euro in più di tributi. Non è una posizione politica ma un fatto di legge che possono confermare i colleghi parlamentari e i consiglieri regionali del centrosinistra. Capisco che siamo in campagna referendaria – conclude Antoniozzi – e ai cittadini si dice la qualunque ma non si possono dire bugie così evidenti». (euf)
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