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Cosenza, Città unica: il Consiglio di Stato rigetta il ricorso del “Comitato per il No”

Era stato presentato da alcune associazioni cosentine. Vince la tesi degli avvocati Achille e Oreste Morcavallo

Pubblicato il: 15/11/2024 – 12:23
Cosenza, Città unica: il Consiglio di Stato rigetta il ricorso del “Comitato per il No”

COSENZA L’appello – come avevano sottolineato i sottoscrittori – era fondato su alcuni punti cardine: la difesa della democrazia contro l’iniziativa antidemocratica della Regione Calabria, la difesa del ruolo della Città capoluogo, il contrasto dello squilibrio a nord che si determinerebbe con la fusione, la difesa delle periferie storiche, la difesa dell’ospedale a Vaglio Lise.
Questa mattina, il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso proposto da Associazione di Formazione Politica G. Dossetti -Per Una Nuova Etica Pubblica Aps, Associazione di Promozione Sociale Civica Amica Aps, Auser Cosenza, Federazione Provinciale Cosenza Usb, Associazione Giardini di Eva Odv, Associazione Mediterranea Media Odv, Associazione Esabal Aps, Comitato per la Città Policentrica, Bozzo Mario, Gimigliano Domenico, Piersante Guerino Piero, Primiceri Carmelo, De Gaetano Carlo.
Il ricorso al Consiglio di Stato era stato proposto contro la Regione Calabria, Consiglio Regionale della Calabria, Presidente della Giunta Regionale, Presidente della Regione Calabria, non costituiti in giudizio; Luciana De Francesco, Sabrina Mannarino, Pietro Santo Molinaro, Pierluigi Caputo, Pasqualina Straface, Katia Gentile, Giuseppe Graziano, Gianluca Gallo (rappresentati e difesi dagli avvocati Achille Morcavallo, Oreste Morcavallo).
I ricorrenti richiedevano «la riforma dell’ordinanza cautelare del Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria, per l’annullamento dell’indizione referendum consultivo obbligatori relativo alla realizzazione della città unica tra i comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero».

La soddisfazione dei legali

«Esprimiamo grande soddisfazione – hanno commentato gli avvocati Oreste ed Achille Morcavallo – perché il Consiglio di Stato, ancora una volta, ha confermato la legittimità delle procedure adottate dalla Regione e la validità delle nostre tesi difensive. Essendo fissata la Camera di Consiglio al 5/12/24 il referendum avrà luogo e la parola viene restituita ai cittadini». (f.b.)

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