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«Non lasciamo respirare chi è nel blindato». Delmastro nella bufera

Le parole del sottosegretario alla presentazione dell’auto per trasportare i detenuti al 41bis. Il centrosinistra chiede le dimissioni

Pubblicato il: 15/11/2024 – 22:16
«Non lasciamo respirare chi è nel blindato». Delmastro nella bufera

ROMA “Non lasciamo respirare chi è dietro quel vetro”. Le parole del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, pronunciate due giorni fa alla presentazione a Roma di una nuova auto per il trasporto di detenuti al regime del 41 bis e di alta sicurezza, scatenano le polemiche dei membri dell’opposizione di governo. A indignare alcuni parlamentari è l’intervento di Delmastro, diffuso anche attraverso un video che ora circola sui social. Tra le reazioni più dure c’è quella di Matteo Renzi: “Il giorno in cui il sottosegretario Delmastro si vergognerà sarà comunque troppo tardi. Ma intanto che si dimetta. Subito. Sono parole vergognose, orribili, indegne di un uomo che dovrebbe rispettare la Costituzione e lo Stato di diritto”, dice il leader di Italia Viva. Ad invocare la stessa richiesta è il portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli: “Trovo raccapricciante che esprima gioia nel non far respirare chi è dietro il vetro di un’auto della polizia penitenziaria. Queste parole sono un chiaro riferimento alla violenza e alla tortura nei confronti dei detenuti. Chi ricopre ruoli di governo apicali non può lasciarsi andare a frasi cosi prive di umanità”, dice. A difendere Delmastro uno dei leader di FdI, Giovanni Donzelli, per il quale la sinistra “solleva polemiche surreali per cercare ancora una volta di inquinare il dibattito politico per indebolire la difesa del 41 bis da parte del governo Meloni”. Lo scrive in una nota il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli. Le parole del sottosegretario alla Giustizia Delmastro “nel presentare le vetture per il trasferimento di mafiosi e terroristi a regime di carcere duro hanno il chiarissimo significato di non dare tregua e fiato ai mafiosi al 41 bis e quindi alla criminalità organizzata nel suo complesso. Siamo invece orgogliosi di non aver lasciato fiato alla criminalità organizzata, di non aver dato tregua ai mafiosi e di continuare a portare avanti una lotta alla mafia determinata e senza tentennamenti”, conclude Donzelli.

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