CATANZARO La Funzione Pubblica della Cisl, con il suo segretario generale nazionale Maurizio Petriccioli, rivendica con soddisfazione la firma in solitaria, senza Cgil e Uil, del rinnovo contrattuale delle funzioni centrali per il 2022-24. Concludendo a Catanzaro i lavori del Consiglio generale della Cisl Fp Magna Grecia, guidata dal segretario generale Antonino D’Aloi, Petriccioli ha rimarcato di avere percorso una strada «che tende a privilegiare il rapporto con i lavoratori non promettendo cose irrealizzabili. C’è un grande bisogno di salario nel nostro Paese, soprattutto nei settori pubblici, e con il contratto sottoscritto otteniamo un aumento contrattuale del 5,78%, pari a oltre 160 euro medi mensili, di gran lunga superiore al 4,07% del triennio 2019-2021 e al 3,48%, del 2016-2018. Sicuramente c’è un problema inflattivo che ha colpito i salari dei lavoratori nel 2022, noi ne recuperiamo solo una parte però introduciamo diritti importanti, allargando il diritto di assemblea portando a casa il buono pasto anche in quelle giornate e in quelle di smart working, otteniamo un piccolo aumento che ci permette di migliorare la contrattazione decentrata che come molti lavoratori sanno è bloccata ancora dalla legge Madia del 2016, ma soprattutto portiamo a casa la possibilità di iniziare a gennaio il prossimo rinnovo contrattuale perché sono stati appostati 5 miliardi e mezzo nella finanziaria e tutti questi risultati non potevano essere lasciati in un cassetto. Dai lavoratori abbiamo avuto un grande consenso, lo misureremo con gli altri sindacati, ma noi non riteniamo di dover firmare o non firmare un contratto a seconda del colore del governo, ma giudichiamo nel merito come tradizione della Cisl, e nel merito abbiamo dato un giudizio positivo così come la maggioranza delle rappresentanze sindacali presenti in Aran». Il segretario generale della Fp-Cisl Magna Grecia Antonino D’Aloi ha evidenziato l’importanza degli argomenti al centro del Consiglio generale, a partire da quello della formazione continua, «che è uno dei cardini fondamentali nella vita lavorativa di ogni dipendente», per passare al tema della contrattazione: «Dopo l’ipotesi di contratto delle funzioni centrali, che auspichiamo passi tutti i controlli di rito per essere approvato definitivamente per dare sbocco agli incrementi previsti per tutti i lavoratori- ha detto D’Aloi – ci auguriamo che a breve siano definite le ipotesi contrattuali anche per quanto riguarda la sanità e gli enti locali. Occorre, al pari di Federcasa, dare un’accelerata sulle vertenze che riguardano la sanità privata, e possano vedere la luce al più presto i contratti per le strutture sanitarie e le Rsa che applicano i contratti Aiop, Uneba e Aris». Il segretario generale della Cisl Magna Grecia Daniele Gualtieri, nel suo intervento, ha rimarcato «l’importanza del tema della formazione, che è lo strumento necessario per rafforzare le competenze, e soprattutto per affrontare la campagna RSU nel migliore dei modi, cercando di rafforzare il nostro dato associativo nei luoghi di lavoro». Gualtieri ha ribadito, inoltre, «il prezioso lavoro della categoria sul territorio, sia in termini di contrattazione in tutti i numerosi enti che afferiscono alla Fp territoriale, quanto per l’importante presenza quotidiana sui posti di lavoro. Allo stesso tempo è importante affrontare insieme ai lavoratori le questioni centrali del confronto sulla manovra finanziaria, su cui la Cisl ha espresso un giudizio articolato, giudicando positive alcune misure e chiedendo di modificarne altre nel corso dell’iter parlamentare, a partire dai tagli alla pubblica amministrazione e nei settori dell’innovazione e della ricerca, e auspichiamo che attraverso il dialogo e il confronto si possano affrontare le questioni ancora aperte per permettere un rilancio del territori di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, anche attraverso gli investimenti necessari in settori come la sanità». La segretaria generale della Fp-Cgil Calabria Luciana Giordano si è soffermata sulle vertenze aperte a livello regionale, «a partire da quelle riguardanti il sistema sanitario regionale, che ancora necessita di tanti aggiustamenti sia in termini di lista di attesa, che di riduzione della mobilità passiva, che di organizzazione delle strutture sanitarie territoriali, e soprattutto per il riconoscimento ai lavoratori delle indennità come quella di pronto soccorso, e le recenti vicende ci dicono che questo è un settore che deve essere necessariamente incentivato anche per il rischio a cui è esposto il personale sanitario», e poi «di quelle riguardanti gli enti strumentali della Regione, dal Corap, all’azienda Calabria Verde, alla stessa Azienda Zero, istituita da oltre tre anni, ma ancora priva di dotazione organica».
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