Sono in tutto 17 i daspo, della durata da uno a otto anni, firmati dal questore di Potenza, Giuseppe Ferrari, dopo le attività di indagine e identificazione del personale della Polizia di Stato per i fatti avvenuti il 7 maggio scorso durante la gara di serie C tra Picerno e Crotone, a Picerno, finita 2-0 per i padroni di casa. Ben 15 riguardano i sostenitori calabresi che, nei momenti finali della partita, si erano arrampicati sulla recinzione perimetrale dello stadio, oltrepassando la rete di contenimento, contestando e minacciando con veemenza i giocatori della squadra ospite per la sconfitta e il mancato passaggio del turno. L’azione era poi proseguita pretendendo e ottenendo che i calciatori lasciassero le maglie di gioco sul terreno di gioco, prima di rientrare negli spogliatoi. Per quattro dei 15 tifosi c’è stata anche la denuncia per il possesso di oggetti atti ad offendere. Le attività di indagine sono state svolte dagli agenti della Digos di Potenza e di Crotone e dalla divisione anticrimine di Potenza. Oltre al daspo, i tifosi calabresi hanno l’obbligo di firma nella Questura di Crotone in ogni gara casalinga della propria squadra. Per lo stesso incontro di calcio, sono stati emessi due daspo per tifosi del Picerno per l’accensione di materiale pericoloso. Per il questore Ferrari, gli episodi di intemperanza «impongono l’adozione di una mirata attività di contrasto – ha dichiarato – anche al fine di scongiurare il ripetersi di analoghe condotte, oltre al rischio di azioni emulative, con il tentativo di ingerenza e condizionamento dei club, da parte di alcune frange della tifoseria».
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