SAN GIOVANNI IN FIORE A Milano si è spento a 86 anni il giornalista Luigi Morrone, detto Gino, originario di San Giovanni in Fiore. Morrone era partito dalla Calabria negli anni ’60, insieme ai suoi colleghi cosentini Franco Abruzzo, già presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, e Salvatore Scarpino, scomparso nel 2018 e tra le firme di punta del “Giornale” di Montanelli. Per molti anni, Morrone fu caporedattore centrale del quotidiano “Il Giorno” e in seguito, da pensionato, direttore della rivista “Lettera ai compagni”, fondata da Ferruccio Parri ed edita dalla Federazione italiana associazioni partigiane. Da giovane cronista, Morrone raccontò la strage di piazza Fontana a Milano, che si rivelò determinante per la sua carriera. Il 12 dicembre 1969, il giorno di quella strage, Morrone era in ferie ma si trovava nella sala stampa di un commissariato di Milano. Ricevuta la notizia, il giornalista raggiunse di corsa la Banca nazionale del lavoro, luogo di quel terribile attentato terroristico. Fu poi scambiato per un ispettore di polizia perché indossava un impermeabile chiaro. Perciò riuscì a passare al suo giornale le notizie verificate sul posto, anche grazie al fatto che nei pressi c’era una cabina telefonica. Da allora la sua carriera giornalistica ebbe una forte accelerazione. Morrone fu molto amico di Aldo Aniasi, sindaco di Milano e poi ministro della Repubblica, e fino all’anno scorso molto impegnato nella diffusione della storia dei partigiani. Al collega Emiliano e ai familiari, le più sentite condoglianze del direttore e della redazione del Corriere della Calabria.
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