CATANZARO «Avevo invocato maggiore prudenza, un supplemento di approfondimento sulla legge Calderoli e la Corte Costituzionale lo ha disposto. Avevo chiesto che si potesse fare una moratoria sulle materie non Lep, e di fatto la Corte Costituzionale ha disposto anche la moratoria su questo perché ha detto che non si possono trasferire materie ma soltanto funzioni. Adesso c’è una grande opportunità per il centrodestra, per il Parlamento nel suo complesso perché c’è la possibilità di approfondire questa legge in Parlamento». Lo ha detto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, vicesegretario nazionale di Forza Italia, ospite di “Start” su SkyTg24, intervenendo sul tema dell’autonomia differenziata.
«Nessuno – ha esordito Occhiuto a “Start” – ha dei pregiudizi verso l’autonomia differenziata, nella mia regione l’autonomia differenziata me la sono presa a legislazione vigente con i medici cubani e la normativa sull’Ncc, quindi non ho pregiudizi verso l’autonomia differenziata. Ho sempre detto che il tema era l’attuazione del Titolo V, la legge Calderoli doveva riguardare l’autonomia differenziata, che è una possibilità offerta dalla Costituzione all’articolo 116, ma poi doveva attuare anche due obblighi dello Stato rimasti solo sulla carta, cioè la garanzia dei diritti sociali e civili, dei cosiddetti Lep in tutta Italia e la perequazione. Nel corso dei mesi che hanno caratterizzato il dibattito su questa legge si è parlato solo di autonomia differenziata, mai dei Lep, mai dei diritti sociali e civili che vanno garantiti a tutti i cittadini. La cosa che mi è piaciuta di più della sentenza della Corte Costituzionale – ha rilevato il presidente della Regione – è che ha focalizzato l’attenzione soprattutto sui Lep, sulla necessità di garantire e finanziare i livelli essenziali delle prestazioni. Quindi oggi si andrà in Parlamento e si modificherà questa legge attuando davvero il Titolo V della Costituzione: quindi non solo l’autonomia differenziata ma anche il superamento della spesa storica».
Calderoli in un’intervista ha affermato che comunque sulle materie non Lep. Così la pensa Occhiuto: «Calderoli nella stessa intervista quasi si giustifica, dice che è stato costretto a percorrere un campo inesplorato e quindi se c’è qualche rilievo che la Corte Costituzionale ha fatto evidentemente è perché questo campo che lui ha percorso era inesplorato. Allora gli consiglierei un po’ di prudenza perché è importante attuare il Titolo V della Costituzione, ma è importante soprattutto farlo in maniera tale che l’autonomia differenziata non sembri divisiva nel Paese. Forse le accelerazioni degli ultimi mesi sulle materie non Lep – ha spiegato il presidente della Regione – hanno generato tra i cittadini, soprattutto tra i cittadini del Mezzogiorno, la convinzione che si volesse andare avanti senza curarsi troppo dei diritti e dei doveri. che lo Stato deve avere nei confronti del Mezzogiorno. Quindi suggerirei un po’ di prudenza per evitare che questa legge venga rappresentata in maniera più divisiva di quando invece non sia». Occhiuto ha anche commentato un’altra dichiarazione di Calderoli, per il quale la legge “verrà modificata ma poi l’opposizione smetta di rompere”: «Calderoli – ha sostenuto il presidente della Regione – è sempre molto vigoroso nelle sue espressioni, ma credo che ora dopo la sentenza della Corte Costituzionale- della quale lui come gli altri della Lega giustamente si dichiarano soddisfatti perché non ha giudicato in Costituzionale la legge – però forse un bagno di umiltà rispetto agli aspetti che potevano essere approfonditi e sono stati trascurati dovrebbe pur farlo, per cui i toni sono importanti per ottenere il consenso più largo in Parlamento. Io mi auguro che il centrosinistra che ha scritto il Titolo V della Costituzione del 2001, per rincorrere la Lega, oggi sia nella condizione di potersi sedere al tavolo per dare la possibilità di attuare tutta quella parte della Costituzione che il centrosinistra ha riformato. Io contesto il fatto che della legge Calderoli si discuta sempre soltanto di autonomia differenziata: se sul piatto della bilancia si mette da un lato l’autonomia differenziata, dall’altro il superamento della spesa storica, se il superamento della spesa storica si facesse per il Sud sarebbe molto più importante dell’autonomia differenziata per il Nord».
Infine, secondo Occhiuto «ora il referendum sull’autonomia differenziata non ha più alcun senso, perché la legge andrà profondamente modificata dal Parlamento, in parti essenziali. Si dovranno riformare tutte le parti che riguardano la definizione dei fabbisogni, dei Lep, il loro finanziamento, il trasferimento delle funzioni invece che delle materie. Quindi credo che non ci sarà più materia per il referendum. La sinistra, sbagliando, ha fatto di questo tema un tema ideologico». (c. a.)
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