CATANZARO Ci sarà “L’Orfeo” di Monteverdi il primo vagito dell’opera lirica italiana, «la prima opera lirica che è stata concepita da Monteverdi andiamo a farla in Giappone ad Expo 2025. Saremo ad Osaka e di questo siamo felicissimi ed orgogliosi soprattutto per i nostri docenti sì, ma anche per i nostri studenti, perché ci sarà un gruppo nutritissimo di giovanissime allievi che ci accompagneranno in questa fiera». È in questi termini che il Maestro Filippo Arlia si esprime a proposito della prossima partecipazione del Conservatorio di musica “Tchaikovsky” di Nocera Terinese, 13 aprile al 13 ottobre 2025, ad Expo 2025. Oggi, nel corso di una conferenza stampa, un entusiasta Arlia ha illustrato i dettagli della partecipazione: «L’Orfeo ha una difficoltà tecnica, è un’opera barocca, quindi stiamo parlando ancora prima della musica classica, se vogliamo, e quindi c’è bisogno di alcune figure che sono proprio specifiche-tecniche di quella tipologia di musica». «Questa – ha sottolineato ancora Arlia – sarà una rivisitazione dell’Orfeo, perché prevede il classico svolgimento con gli strumenti musicali barocchi dell’opera, archi in buca e le voci, ma poi c’è l’aggiunta di un particolare, e cioè strumenti della musica tradizionale, popolare, anche calabrese. Quindi ci sarà una rivisitazione fatta da Mario Tronco che è musicista e regista dell’opera. Vedremo la lira calabrese o la tiorba appunto sul palcoscenico insieme ai classici strumenti. Quindi italiano, lingua internazionale dell’arte ma anche calabrese».
«Il nostro progetto ha come linea quella di intersecare varie discipline, tra le quali la moda, il design e ovviamente la musica. Grazie alla collaborazione con altri enti, quindi noi capofila e poi ci sarà il Teatro della Tosse di Genova, l’Università di Bologna, il Teatro Politeama di Catanzaro e anche l’Istituto Italiano di Design di Perugia, abbiamo avuto questa opportunità perché il progetto è stato ritenuto di grande innovazione». Così, invece, il Direttore Maestro Valentina Currenti. «Quello che prevede – ha precisato – è la realizzazione di un’opera lirica, innanzitutto l’Orfeo e Euridice di Monteverdi, la realizzazione di uno spettacolo conosciuto ormai in tutta Italia che è Duettango, l’esposizione di strumenti musicali che appartengono a delle aziende di Castelfidardo importantissime in tutto il mondo per la fisarmonica e conosciute, e poi insomma varie sfilate e mostre». Currenti ha spiegato con un pizzico di orgoglio: «Siamo stati selezionati con altri quattro istituti di alta cultura musicale e coreutica, quindi in tutta Italia, e sette università. Unico conservatorio della Calabria, penso che sia un motivo di grande orgoglio per il Tchaikovsky, ma non solo, per la città di Catanzaro e per la Calabria tutta». «Cominceremo i laboratori da dicembre. Abbiamo già una compagine di 40 orchestrali composta da studenti del Conservatorio e docenti, questo per noi è un motivo di grande orgoglio ulteriore perché saranno proprio le nostre forze interne poi ad operare fattivamente nella settimana che ci sarà assegnata nel Padiglione Italia. Cercheremo chiaramente di rappresentare al meglio le tradizioni artistiche italiane, ma anche calabresi, perché un focus sarà attenzionare la cultura delle musiche tradizionali calabresi, è importante ancora per la regione».
Presente questa mattina anche la politica calabrese, a cominciare dal presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, secondo il quale l’iniziativa è «motivo di orgoglio per una Calabria straordinaria che deve esprimere dei talenti e portare avanti le note positive della nostra regione». E questa iniziativa lo è anche più perché «ci rappresenterà in una manifestazione importante a livello mondiale. Ad Osaka si parlerà di infrastrutture, sostenibilità, quindi avere nel padiglione il conservatorio di Catanzaro-Nocera Terinese è motivo d’orgoglio per tutta la regione. Noi vogliamo questo, vogliamo che si parli della Calabria sempre in termini positivi, questa è una grande occasione, vogliamo che si porti avanti la Calabria per come merita, per come stiamo costruendo e per come il presidente Occhiuto sta lavorando ormai da tre anni in questa direzione, quindi esaltiamo le note positive».
Secondo l’assessore regionale alla Cultura, Caterina Capponi, questa selezione «è un qualcosa di grandioso perché questo progetto non solo dà respiro a quelle che sono state le maestranze del territorio, ma ci dà un respiro internazionale. Ho voluto ringraziare non solo il direttore artistico, i ragazzi, ma anche i docenti, tutta la comunità educante che si sono prefissi questo importante progetto e di cui oggi raccogliamo i frutti. La musica veramente può cambiare le dinamiche di alcune storie, in questo caso è la storia della Calabria che viene fuori, la Calabria del fare, quella che cerca di mettersi in discussione e di dare quella che è la visione più bella, perché per lungo tempo siamo stati additati come un popolo di lamentosi, di gente che non riesce poi a dare la svolta. Oggi invece con questo conservatorio, con questo progetto, che sarà ospite in Giappone 2025, veramente possiamo dire di essere orgogliosi, penso si veda dai miei occhi la gioia, l’orgoglio per questi giovani». (redazione@corrierecal.it)
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