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L’Unical sbarca a Chicago a 100 anni dalla fondazione della American Heart Association

Due lavori realizzati dall’unità diretta dal professore Curcio sono stato selezionati per la presentazione al 100° congresso dell’AHA

Pubblicato il: 19/11/2024 – 15:23
L’Unical sbarca a Chicago a 100 anni dalla fondazione della American Heart Association

COSENZA Due lavori scientifici originali sulla realtà virtuale e sull’arresto cardiaco extraospedaliero realizzati dall’Unità Operativa Complessa di Cardiologia-UTIC diretta dal professore Antonio Curcio del DFSSN dell’Unical sono stati selezionati per la presentazione del 100° congresso dell’AHA svoltosi a Chicago negli Stati Uniti. Ad esporre le ricerche innovative sono stati la Dott.ssa Letizia Romano, Phd student, ed il Prof. Antonio Curcio. La prima ha illustrato un lavoro in collaborazione con l’UOC di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Annunziata di Cosenza da cui si evincono i vantaggi della realtà virtuale rispetto all’anestesia tradizionale attraverso l’uso in sala di Elettrofisiologia Cardiaca di un casco dotato di visore ed audio indossato dal paziente per aiutarlo a superare le preoccupazioni e lo stato d’ansia in prossimità e durante l’intervento; il primario ha invece discusso la prognosi di oltre mille pazienti resuscitati dopo arresto cardiaco analizzati in 15 centri cardiologici d’Italia tra cui appunto l’Ospedale Annunziata di Cosenza.

Presente anche il docente Ciro Indolfi

Presente a Chicago anche il Prof. Ciro Indolfi, da poco docente dell’Ateneo di Arcavacata, che ha presentato il ruolo dell’intelligenza artificiale nella diagnosi di infarto miocardico acuto per migliorare la gestione dei pazienti in sala di emodinamica. Quest’anno al congresso dell’AHA, sono stati affrontati i temi più importanti riscontrati dalla Cardiologia negli ultimi cento anni. «La Cardiologia di Cosenza con il supporto innovativo dell’Unical è stata quest’anno presente per la prima volta all’AHA con importanti contributi scientifici – ha sottolineato il professore Curcio – mostrando alla comunità scientifica internazionale che curare le patologie cardiovascolari con nuove modalità è possibile anche in Italia ed al Sud in particolare; è motivo di orgoglio, ha concluso il professore Curcio, essere riusciti in questo primo anno di Cardiologia Universitaria ad arricchire l’intenso lavoro clinico-assistenziale svolto da medici, infermieri e tecnici della Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza con l’innesto di quattordici nuovi specializzandi in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare supportati da cinque dottorandi conseguendo il riconoscimento della ricerca di Università della Calabria da parte della società scientifica americana che è leader mondiale in Cardiologia».

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