REGGIO CALABRIA Il derby dello Stretto tra Basket School Messina e Pallacanestro Viola Reggio Calabria, disputato domenica 17 novembre al PalaCalafiore, non si è concluso sul parquet, ma ha continuato a far parlare di sé anche dopo il fischio finale. Quaranta minuti di grande intensità cestistica hanno lasciato spazio, infatti, a un acceso parapiglia al termine della partita, quando i saluti finali si sono trasformati in un tafferuglio tra i giocatori. Ma non è finita qui: un secondo scontro, ancora più violento, ha avuto luogo nel tunnel che porta agli spogliatoi, dove diversi esterni sono entrati in contatto con i tesserati, dando vita a una vera e propria rissa. Secondo la versione fornita dalla società Basket School Messina, i fatti sono degenerati quando alcuni tifosi locali, in segno di protesta per le decisioni arbitrali, hanno invaso il campo, minacciando i giocatori ospiti e impedendo loro di rientrare negli spogliatoi. La Pallacanestro Viola, dal canto suo, ha replicato parlando di insulti razzisti ricevuti durante la partita, cercando di giustificare così il comportamento dei propri tesserati. Tuttavia, le recenti decisioni del giudice sportivo sembrano premiare la versione dei fatti fornita dalla squadra messinese.
Nel referto del giudice sportivo sono stati presi numerosi provvedimenti contro la squadra di casa. Il più grave è la squalifica del campo per quattro partite, in seguito all’invasione di circa 20-30 sostenitori della Viola, che hanno minacciato i giocatori avversari, colpito un cestista della Basket School e impedito l’accesso agli spogliatoi. La sanzione è stata accompagnata da una multa di 6.000 euro.
Tra le sanzioni individuali, spiccano quelle contro Domenico Porcino, club manager della Pallacanestro Viola, inibito fino all’8 dicembre 2024 per aver colpito con un pugno al volto un giocatore avversario senza però causare danni. Inoltre, è stata comminata una squalifica di due gare a Nikola Ivanaj, giocatore della squadra reggina, che sarà fermato per atti di violenza nei confronti di un altro tesserato, provocando una rissa non legata al gioco.
La Pallacanestro Viola, in risposta alle pesanti sanzioni, ha dichiarato di voler tutelare la propria immagine e quella dei propri tesserati, annunciando che presenterà ricorso contro le decisioni del giudice sportivo. La società ritiene ingiusti i provvedimenti, accusando una visione distorta dei fatti e un trattamento iniquo.
A sostegno della società reggina è intervenuto anche il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. Il primo cittadino ha espresso pieno supporto alla Pallacanestro Viola, promettendo che l’amministrazione comunale sarà al fianco della squadra nel ricorso contro le sanzioni. «La decisione presa dalle autorità sportive appare eccessiva e ingiustificata, soprattutto alla luce delle immagini che documentano chiaramente gli eventi», ha dichiarato Falcomatà, che ha anche condannato ogni forma di violenza, ma ha manifestato perplessità riguardo alla durezza delle sanzioni, che, secondo lui, danneggiano l’immagine della città e della tifoseria reggina, sempre nota per il suo calore e la sua serietà. Il derby dello Stretto, che già di per sé aveva un’intensità emotiva elevata, si è trasformato in un episodio che ha scosso profondamente il panorama sportivo e sociale della Calabria. Con il ricorso già annunciato dalla Pallacanestro Viola e il sostegno delle autorità locali, la vicenda promette di continuare a far parlare di sé anche nelle prossime settimane. (redazione@corrierecal.it)
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