La ferrovia è divenuta ormai un pilastro della mobilità e, oltre al trasporto delle cose, è competitiva anche nel pensiero dei calabresi. Certo è chec in un periodo in cui si parla tanto di alta velocità lungo la costa tirrenica, diventa una contraddizione il fatto che sul versante jonico continuano ad essere utilizzati treni di “un’altra epoca”. Sarebbe il caso che se ne prendesse atto e che l’ammodernamento venisse esteso anche sulla linea jonica, soprattutto se si intende sviluppare l’economia anche in quella parte di territorio calabrese. È da condividere che l’efficienza di una regione non può essere parziale, ma deve riguardare l’intero territorio in modo da curare lo sviluppo della Regione.
Il territorio calabrese va curato non solo per offrire ai turisti quanto di meglio è possibile; anche i cittadini calabresi hanno diritto di viaggiare su treni di ultima generazione, allo stesso modo di come avviene in altre regioni del Paese. Per incrementare l’economia è necessario che il Governo decida di investire anche sul versante jonico, sostituendo la rete ferroviaria che ha fatto il suo tempo. La costa jonica, per chi non la conoscesse, è tra le più belle e attrattivite della Calabria. La sua modernizzazione richiede mezzi e ferrovie moderne; lo chiedono I calabresi e lo auspicano gli operatori turistici, sapendo di contare su un territorio, a dir poco, incantevole. Sarebbe un modo per aiutare lo spirito imprenditoriale degli operatori calabresi. Dopo la modernizzazione del versante tirrenico della Calabria, quelli sullo Jonio si offrono per il rilancio del turismo. Ciò grazie alla consapevolezza di disporre di “ricchezze” naturali a dir poco uniche. Si aiuta anche così l’imprenditoria e dunque la Calabria, pronta ad offrirsi al turista anche nella sua parte jonica. (redazione@corrierecal.it)
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