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L’INIZIATIVA

Lotta agli incendi, la “Tolleranza Zero” della Calabria diventa «buona pratica» nazionale – VIDEO

Il presidente Occhiuto ha illustrato la strategia nella sede della Protezione civile. Il ministro Musumeci: «Siete un esempio per le altre regioni»

Pubblicato il: 21/11/2024 – 13:29
Lotta agli incendi, la “Tolleranza Zero” della Calabria diventa «buona pratica» nazionale – VIDEO

ROMA L’operazione “Tolleranza Zero”, ideata e messa in campo dalla Regione Calabria allo scopo di arginare gli incendi, contrastare gli incendiari e i piromani, e monitorare il territorio attraverso l’utilizzo dei droni, diventa una” buona pratica” che la Protezione Civile nazionale vuole diffondere anche nelle altre Regioni Italiane. Questa mattina a Roma, presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile, il governatore Roberto Occhiuto – coadiuvato dal dg della ProCiv regionale Domenico Costarella e dal dirigente della Forestazione Raffaele Mangiardi – ha illustrato al ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, al capo Dipartimento Fabio Ciciliano, ai rappresentanti delle ProCiv regionali, ai funzionari del Dipartimento impegnati nella lotta agli incendi boschivi, ai rappresentanti dei Corpi nazionali dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri Forestali, e ai componenti del Tavolo tecnico dedicato alla lotta agli incendi boschivi, i risultati raggiunti negli ultimi anni in Calabria grazie a questo modello innovativo.

«L’esperienza calabrese – ha sottolineato durante il suo intervento il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci – può diventare da esempio e stimolo per le altri Regioni».
L’operazione “Tolleranza Zero”, nata nell’estate 2022 e portata avanti anche grazie alla preziosa collaborazione dell’Arma dei Carabinieri, ha visto inizialmente l’utilizzo sperimentale di 5 droni. Considerando le ottime performance conseguite durante questa prima esperienza, nell’estate del 2023 la Regione ha poi impiegato 25 droni, mentre nell’estate 2024, quella appena terminata, sono stati utilizzati 28 droni. 

I numeri

La Calabria – che ha 650mila ettari di superficie boschiva, quasi il doppio della Sicilia, 4 volte in più rispetto alla Puglia – ha fatto registrare nel 2023 -54% di superficie complessiva andata in fumo rispetto al 2021, -70% se consideriamo solo la superficie boschiva. Grazie all’utilizzo dei droni, la Regione Calabria nel 2024 ha avuto -77% di ettari di bosco andati in fumo rispetto al 2021: -45% rispetto al 2023; -14% rispetto al 2022. Il 58% degli incendi registrati in Calabria nel 2024 è stato di classe I (meno di 10 ettari bruciati). Solo il 3% di classe V (con più di 100 ettari andati in fumo). Questo perché attraverso l’uso dei droni i roghi sono stati individuati prima e, con l’ottimizzazione delle risorse operative sul territorio, si è potuto agire tempestivamente per non far degenerare gli incendi. Nell’estate del 2023 grazie ai droni sono stati segnalati 245 incendiari e/o piromani, mentre nell’estate 2024 sono stati individuati e denunciati 394 incendiati e/o piromani. Inoltre, il clamore mediatico suscitato anche a livello nazionale da questa iniziativa ha avuto un effetto deterrenza sui malintenzionati. 

Le forze messe in campo

Ingenti sono state le forze messe in campo nell’estate 2024 dalla Regione Calabria per combattere gli incendi: 63 squadre regionali, 28 droni, 26 autobotti, decine di squadre dei vigili del fuoco e di forestali, 4 elicotteri della flotta regionale, 2 elicotteri S64 della flotta di Stato, 4 canadair, 50 operatori nelle sale operative antincendio e nella Control Room, 43 squadre di spegnimento, 90 squadre di volontari della Protezione Civile. Con l’attività di deterrenza attraverso i droni la Regione Calabria è riuscita a costruire un modello innovativo e molto apprezzato a livello nazionale e internazionale.   
«Lo sviluppo tecnologico ha messo a disposizione dei nostri operatori sempre più strumenti utili nella risposta all’emergenza – ha affermato il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano -, ma il valore aggiunto di questa iniziativa, messa in campo dalla Regione Calabria, è l’utilizzo di questi strumenti in azione di prevenzione. E lo confermano i numeri: negli ultimi 2 anni, infatti, le richieste di concorso aereo della flotta nazionale giunte dalla Calabria al nostro Centro Aereo Unificato sono calati del 57%». 

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