ROMA «Provo gioia all’idea di far sapere che non lasciamo respirare chi sta dietro il vetro oscurato». Dopo la sua frase l’Anpi ha definito Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, ‘macellaio sadico’: «Reazioni fuori luogo. In Italia sono la mafia, la ‘ndrangheta e la camorra ad aver dimostrato sadismo. L’Anpi crede che il sanguinario sia io? Vada a raccontarlo alle famiglie delle vittime della criminalità organizzata». Poi, parlando sempre a “La Verita’”, spiega meglio la sua uscita: «All’atto della cerimonia di consegna di un mezzo blindato che metterà finalmente in sicurezza la polizia penitenziaria nel trasporto di mafiosi, ho detto semplicemente che mi dava gioia il fatto di incalzare, di ‘non lasciare respirare’ gli esponenti della criminalità organizzata. Posto che in Italia nessuno compra ‘macchine asfissianti’, va da sè che si trattava di una metafora: intendevo dire che non diamo tregua ai criminali». Lo ribadisce: «Si’, e mi stupirei del contrario. Sarebbe strano dire in pubblico che ‘lasciamo respirare’ la mafia. Non c’è fine a questa lotta». Forse poteva utilizzare parole diverse: «Il mio livello di scorta è stato innalzato, per ovvi motivi. Eppure qualcuno si domanda chi è il macellaio tra Delmastro e i mafiosi; questo qualcuno, evidentemente, non ha avuto continenza verbale in questa vicenda, e dovrebbe fare attenzione a soppesare le parole».
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