Ultimo aggiornamento alle 15:30
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

“carminius”

Per l’accusa Roberto Rosso «consapevole dell’accordo con la ‘ndrangheta»

Domani ultima udienza a Roma del processo all’ex esponente di Forza Italia e Fratelli d’Italia

Pubblicato il: 25/11/2024 – 15:24
Per l’accusa Roberto Rosso «consapevole dell’accordo con la ‘ndrangheta»

ROMA La memoria dell’accusa è stata ufficialmente depositata in Cassazione, in vista dell’ultima parola nel processo che vede coinvolto l’ex onorevole Roberto Rosso, ex esponente di Forza Italia e Fratelli d’Italia, accusato di voto di scambio insieme ad alcuni esponenti della ‘ndrangheta. Il caso, denominato “Carminius”, coinvolge anche membri della ‘ndrina dei Bonavota, attiva a Carmagnola, e l’imprenditore Mario Burlò, noto per il suo ruolo nel settore delle esternalizzazioni.

L’accusa: «Un Accordo con la ‘Ndrangheta»

Secondo quanto riportato dalla sostituta procuratrice della Cassazione Cristina Marzagalli, come riportato dalla Stampa, «esiste un non manifestamente illogico convincimento circa l’accordo tra l’allora candidato Rosso e due esponenti della ‘ndrangheta”, ossia Onofrio Garcea e Francesco Viterbo, già condannati in via definitiva. L’accordo prevedeva «il pagamento della somma di 15mila euro – poi ridotta, scrive la magistrata – in cambio del procacciamento di voti in alcune cittadine del Torinese per l’elezione dei vertici regionali piemontesi del 2019».
La procuratrice ha inoltre sottolineato come Rosso fosse consapevole della caratura criminale di Garcea e Viterbo, i quali operavano chiaramente in nome del sodalizio mafioso.

La difesa di Roberto Rosso

Nel corso del processo, Roberto Rosso si è sempre difeso, respingendo le accuse con fermezza. «Posso essere stato superficiale e imprudente, ma di una cosa sono certo: non ho mai raggiunto accordi con la ‘ndrangheta né comprato voti. La ‘ndrangheta è una terribile piaga del nostro Paese e tale la considero», ha dichiarato l’ex deputato. Tuttavia, le stesse motivazioni che hanno portato alla condanna in Appello – 4 anni e 4 mesi – sembrano pesare su Rosso. In caso di conferma della condanna in Cassazione, l’ex onorevole dovrà tornare in carcere per scontare la pena residua di circa un anno.

Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x