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A che punto siamo con la Civica di Cosenza, la biblioteca senza bibliotecari (e con tanti debiti)

Alla vigilia del trasloco del patrimonio librario causa restauro, prende corpo il “soccorso” dei privati: c’è la Fondazione Giuliani

Pubblicato il: 26/11/2024 – 7:12
di Eugenio Furia
A che punto siamo con la Civica di Cosenza, la biblioteca senza bibliotecari (e con tanti debiti)

COSENZA Il patrimonio secolare della Biblioteca Civica rimarrà a Cosenza ma, per giungere a una sostenibilità economica che oggi manca del tutto, si fa sempre più probabile l’ingresso dei privati. Di più: Palazzo dei Bruzi sta già vagliando con favore la proposta che arriva dalla Fondazione Attilio e Elena Giuliani. L’ipotesi è stata rilanciata – alla presenza del presidente della fondazione, Walter Pellegrini, nel pubblico del salone di rappresentanza – dallo stesso sindaco Franz Caruso, ieri mattina in occasione della presentazione del protocollo d’intesa per la custodia del fondo della storica istituzione cosentina – quasi 7 chilometri lineari di libri – durante i lavori del Cis (termine previsto 31 dicembre 2025): i volumi saranno “parcheggiati” in parte nella vicina Biblioteca Nazionale (la direttrice Adele Bonofiglio ha assicurato che per i fondi rari e di pregio «sono stati liberati nuovi spazi, idonei e dedicati») in parte all’Archivio di Stato, rappresentato ieri dalla direttrice Maria Spadafora.

I nodi: debito e bilancio

Se i lavori previsti dal Contratto Istituzionale di Sviluppo fanno ben sperare sulla rinascita strutturale della Civica (la torre libraria sarà restaurata e resa antisismica, il deposito sarà gestito dall’intelligenza artificiale e il catalogo digitalizzato e immesso nella piattaforma ministeriale, una nuova strumentazione assicurerà le giuste temperatura, umidità e illuminazione contro muffe e infiltrazioni d’acqua), poco si può ancora ipotizzare sullo sblocco dello stallo finanziario patito dall’istituzione nata nel 1871: un limbo che – tra debiti milionari e un bilancio del Cda non approvato da 4 anni – ha tra le altre cose impedito alla Civica di accedere ai fondi dell’Art Bonus, finanziamento governativo che avrebbe potuto far respirare una gestione boccheggiante. Ma «per il 2025 contiamo di approvare il bilancio del Cda della Civica – ha assicurato Antonio D’Elia, presidente della biblioteca oltre che dell’Accademia Cosentina – dopo la verifica di conti e utenze. Purtroppo abbiamo trovato una situazione disastrosa, sia nei conti sia nella totale assenza di archiviazione e catalogazione».
In tempi di ristrettezza di casse pubbliche, da un lato la Provincia gestione Succurro, richiamandosi alla legge Delrio, non ha rinnovato il contributo assicurato durante la presidenza Iacucci; dall’altro – ha spiegato Francesco Alimena consigliere delegato del sindaco al Cis, oltre che membro del Cda della Biblioteca civica – la giunta comunale guidata da Caruso ha riattivato, dopo anni, la quota associativa versando 100mila euro nel primo biennio e inserendo una apposita voce di bilancio che «quest’anno – ha anticipato il sindaco – spero non sia inferiore a quelle cifre».

Una biblioteca senza bibliotecari

Il tempio della cultura cittadina che si appresta al restyling, però, presenta più di una anomalia che va ad aggiungersi alla già citata situazione debitoria e una estenuante vertenza lavorativa durata oltre vent’anni: anzitutto, come ha rivelato un ex ingegnere del Comune a fine incontro, il palazzotto eretto in epoca fascista è una particella catastale “fantasma”, senza proprietario, il che non rende certo più facile lo sbroglio della matassa economico-gestionale della Civica, ente morale con personalità giuridica. La seconda e forse più paradossale anomalia è che il polo che viene elogiato da più parti come uno dei più importanti del mezzogiorno non ha un bibliotecario che presti servizio: deficit denunciato tanto da Francesco Megalizzi (Soprintendenza archivistica e bibliografica della Calabria) quanto da Gemma Anais Principe, archivista della stessa soprintendenza. «La vedo difficile, di questi tempi – ha fatto spallucce il sindaco – magari un part time…». Tra i relatori al tavolo anche Mario Iazzolino, segretario perpetuo dell’Accademia cosentina, mentre nel pubblico era presente una delegazione di CivicAmica, associazione che da tempo si batte a difesa dell’istituzione bruzia e ha raccolto finora 20mila euro mobilitando un migliaio di cosentini: sarebbero a disposizione, se non fosse che ogni transito pecuniario sul conto della Civica viene aggredito causa conti in rosso. Oltre al danno la beffa. (e.furia@corrierecal.it)  

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