CATANZARO «È interesse di tutti potenziare e salvaguardare le cardiochirurgie catanzaresi, da quella dell’Azienda Renato Dulbecco, sempre più corrispondente ai bisogni dei pazienti, alla struttura cardiochirurgica del Sant’Anna che vanta trascorsi di eccellenza che non bisogna assolutamente perdere». Lo scrive il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. «Dopo la decisione del Consiglio di Stato di sospendere la revoca dell’accreditamento nei confronti del Sant’Anna, non dubito che il pronunciamento sarà da stimolo per ripristinare la funzionalità di quella che, fino a poco tempo addietro, era unanimemente riconosciuta come una delle principali cliniche private cardiochirurgiche del Mezzogiorno. Il blocco forzato degli ultimi anni per il Sant’Anna, nonostante le ottime performance delle strutture pubbliche (tanto al Policlinico di Catanzaro quanto al Gom di Reggio Calabria) ha prodotto l’aumento della migrazione dei pazienti calabresi, oltre che gravi disagi ai professionisti e agli operatori che hanno dato lustro alla casa di cura. È evidente che con il mantenimento dell’accreditamento della cardiochirurgia per la struttura di Catanzaro si darebbero solide basi su cui programmare un futuro dignitoso. Gli inequivocabili, e senza precedenti, sforzi del Commissario alla Sanità e Presidente della Regione, per normalizzare e rilanciare la sanità dopo anni di disastri, si sono incentrati sull’aumento dell’offerta di assistenza e, dunque, l’effettivo rilancio del Sant’Anna diventa, di per sé, un passaggio necessario, sia per arginare la migrazione dei pazienti calabresi che per consolidare un efficiente Sistema sanitario regionale pubblico-privato».
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