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Ghio a Meloni: morta a 12 anni anche per persone come lei

Telefonata con toni anche duri tra la consigliera genovese che ha confessato una violenza da bambina e la premier

Pubblicato il: 28/11/2024 – 21:35
Ghio a Meloni: morta a 12 anni anche per persone come lei

GENOVA E’ stata una telefonata difficile, con toni anche duri, quella tra la consigliera genovese Francesca Ghio e la premier Giorgia Meloni, che l’ha chiamata dopo la dolorosa confessione fatta dalla giovane donna durante il consiglio comunale sulle violenze subite quando era bambina. “Io sono morta a 12 anni anche per quelli come Meloni”, ha risposto la consigliera di Avs: “Ho parlato 20 minuti al telefono con la presidente del Consiglio.  Se avessi assecondato il motivo della sua telefonata probabilmente sarebbe durata pochi secondi. Giusto il tempo di lasciare che mi riportasse i complimenti per il coraggio e la vicinanza per il dolore, ma non ci sto a queste logiche”. E con un lungo post su Instagram Ghio ha spiegato: “Non arretro di un centimetro e ho usato anche questa sua chiamata per dirlo. A chi politicamente vuole la mia attenzione, dicendomi che sono stata brava, rispondo che non ha capito l’essenza del mio gesto”, ha aggiunto. “Buonasera presidente – scrive nel post -, sono Francesca e sono morta a 12 anni e anche per colpa di persone come lei che, pur avendo il potere nelle mani, pur avendo gli strumenti per cambiare, scelgono di guardare da un’altra parte trovando continuamente un capro espiatorio e deresponsabilizzare le istituzioni, addossando al singolo. La colpa per evitare di risolvere il problema, nascondendolo dietro parole retoriche: sono figli sani di un sistema malato, non è uno slogan è la realtà”. Poi Ghio riferisce i contenuti della chiamata con la premier: “Sono madre, mi ha detto al telefono – prosegue -. Sono madre anche io. E lotto per mia figlia e anche per la sua, per i figli e le figlie di tutti noi per fare in modo che non ci sia altro dolore evitabile. Dire a me, a Gino, a Chiara, a tutti i cuori frantumati e le ossa rotte che vi dispiace, serve solo a voi stessi per sentirvi meglio con quello che avete o non avete fatto. A noi – conclude Ghio – serve un cambiamento. Siamo il grido altissimo e feroce di tutte quelle persone che più non hanno voce”.
La parole della consigliera comunale di Avs hanno innescato una dura polemica politica
. In particolare, le parlamentari del M5s nella bicamerale su femminicidio e violenza di genere Stefania Ascari, Anna Bilotti, Alessandra Maiorino e Daniela Morfino hanno scritto: “Non si capisce però di quale battaglia parli la premier, visto che ogni volta che si presenta l’occasione di essere incisivi e fare un piccolo passo avanti, l’attuale maggioranza si tira sempre indietro”.
Intanto si muove la procura. Il fascicolo per violenza sessuale aggravata è stato assegnato al pm Federico Panichi, del pool Fasce deboli. Non è stato ancora fissato il giorno in cui verrà sentita ma questo sarà il primo passaggio per capire quando è successo, dove è avvenuto e soprattutto l’autore della violenza. Il rischio prescrizione è però concreto. “Dirò al pm chi è stato e dove è successo”, ha detto Ghio.

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