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Si fingono carabiniere e avvocato per truffare un’anziana: due arresti nel Catanzarese – VIDEO

I due avrebbero convinto la donna a farsi consegnare soldi e gioielli per evitare l’arresto della figlia. Entrambi sono finiti ai domiciliari

Pubblicato il: 28/11/2024 – 14:29
Si fingono carabiniere e avvocato per truffare un’anziana: due arresti nel Catanzarese – VIDEO

CATANZARO I Carabinieri della Compagnia di Sellia Marina, coadiuvati nella fase esecutiva dai reparti dell’Arma territorialmente competenti, hanno eseguito un’ordinanza con la quale il Gip presso il Tribunale di Catanzaro ha disposto l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di due giovani 19enni originari della provincia di Napoli, per la ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine al reato di truffa in concorso ai danni di persona anziana. I provvedimenti cautelari, emessi su richiesta della locale Procura, scaturiscono da una complessa indagine svolta dai militari in servizio presso la Stazione dei Carabinieri di Botricello che si è articolata nell’acquisizione delle dichiarazioni della persona offesa, nell’analisi delle immagini di sistemi di videosorveglianza ed in accertamenti tecnici sulle celle telefoniche e sulle utenze utilizzate dagli indagati.

La truffa del finto Carabiniere

I presunti autori del fatto criminoso avrebbero contattato, lo scorso mese di luglio, un’anziana signora botricellese, sia sull’utenza fissa che su quella mobile, e qualificandosi falsamente prima come carabiniere e poi come avvocato, le avrebbero rappresentato che la di lei figlia, residente fuori Regione, aveva provocato un sinistro stradale con feriti gravi, nonché le avrebbero richiesto la corresponsione di una somma di 4200 euro in contanti o in preziosi, simulando che la stessa fosse funzionale ad evitare l’arresto della congiunta, in quanto responsabile dell’incidente. Non avendo la disponibilità in contanti dell’intera somma richiesta, la vittima avrebbe consegnato ad uno dei complici, recatosi presso la sua abitazione, l’importo di 100 euro e 131 grammi in oro, tra cui le sue fedi nuziali. Il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari.

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