Domenica, 11 Maggio

Ultimo aggiornamento alle 22:45
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

DOPO IL CORTEO DI CGIL E UIL A COSENZA

Calabria, non più autunno ma “Natale caldo”: il rischio di una guerra tra dimenticati

Nei racconti di operatori sanitari e tirocinanti la paura per il futuro: «Noi Tis pronti a manifestare in Cittadella, dormiremo in tenda»

Pubblicato il: 29/11/2024 – 16:38
Calabria, non più autunno ma “Natale caldo”: il rischio di una guerra tra dimenticati

COSENZA È come se i cambiamenti climatici avessero interessato anche il lessico sindacale: dagli autunni caldi dei decenni passati, ecco arrivare un “Natale caldo”, almeno in Calabria. Lo annunciano i delegati della Cgil che dal palco di piazza Carratelli, in chiusura della manifestazione regionale di Cgil e Uil hanno rilanciato le ragioni dei 900 tirocinanti Tis: «Senza risposta dalla Regione, siamo pronti ad andare a protestare in Cittadella, anche a Natale, e ci porteremo le tende». Lui si chiama Francantonio, è pavesato da una bandiera della Nidil Cgil, quelle “nuove identità lavorative” che negli anni sono fiorite ai margini del mercato del lavoro: suo l’intervento tra i più applauditi, per la passione mista a rabbia che lo ha animato.

Ieri Lsu, oggi Tis

Ieri Lsu/Lpu, oggi Tirocini di inclusione sociale: si aggiornano le sigle, dietro cui ci sono storie personali e nuclei familiari in un eterno limbo, non cambia la deregolamentazione nello scenario dei diritti. In questo continuo slittamento verso chi sta peggio, il rischio è quello di una guerra tra ultimi. «Siamo contenti per i lavoratori di Abramo ma anche noi vorremmo dire basta alla precarietà», questo il senso delle riflessioni dei tanti tirocinanti arrivati dal Cosentino ma anche da Siderno e altre parti della regione. «Siamo stanchi di essere considerati uno dei bacini elettorali da tenere sempre “sospesi”… Senza di noi – è stato ripetuto dal palco – i Comuni rischiano di bloccarsi, e spesso rivestiamo dei ruoli che vanno ben oltre quanto ci sarebbe richiesto».
Un grido d’allarme simile a quello degli operatori sanitari, oberati di lavoro e sempre più a rischio aggressioni.  

La mappa delle vertenze

A bandiere ammainate e striscioni arrotolati, l’elenco delle adesioni fornito dai sindacati dà la desolante mappa delle vertenze aperte in Calabria, una geografia delle rivendicazioni: dal maxi gruppo come Baker Hughes, di recente nelle cronache politiche per il mancato investimento a Corigliano Rossano, all’Ex Arsac Malarotta, da Torre di Mezzo alle cooperative di servizi sparse per la Calabria, dai marchi simbolo come Italgas ed Enel ai colossi Medcenter e Rai. A un mese dal Natale che potrebbe portare in dono le assunzioni per i dipendenti di Abramo (la data è il 15 dicembre), piccoli grandi segnali che sono una richiesta di aiuto impacchettato sotto l’albero della politica. (euf)

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

L'offerta informativa del Corriere della Calabria rimarrà gratuita

Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.

La tua è una donazione che farà notizia. Grazie

Il campo è obbligatiorio!
Il campo è obbligatiorio!

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012--2025. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x