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Presentata a Cosenza la III edizione del Premio internazionale Città di Gioacchino da Fiore

Si terrà sabato 7 dicembre a San Giovanni in Fiore. Tra i premiati il rettore Unical Nicola Leone, Giuseppe Remuzzi, Vito Mancuso e Valeria Marini

Pubblicato il: 02/12/2024 – 17:29
Presentata a Cosenza la III edizione del Premio internazionale Città di Gioacchino da Fiore

SAN GIOVANNI IN FIORE Sabato 7 dicembre si terrà nell’Abbazia florense di San Giovanni in Fiore la terza edizione del Premio internazionale Città di Gioacchino da Fiore, nato per divulgare l’attualità del pensiero profetico dell’abate e teologo calabrese. Ideato dalla sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, il Premio viene assegnato a eminenti personalità dell’ambito accademico, scientifico, culturale, artistico, sportivo, imprenditoriale e sociale.

I premiati

Realizzato quest’anno dal maestro orafo Giovanni Pertichini, il prestigioso riconoscimento, che stavolta riproduce la figura gioachimita dell’Albero Aquila, andrà, fra gli altri, a Giuseppe Remuzzi, fra i più importanti ricercatori al mondo nel campo della medicina; al teologo Vito Mancuso; al poeta e scrittore Franco Arminio; al rettore dell’Unical, Nicola Leone; all’urbanista Giuseppe De Luca; alla diplomatica Lendita Haxhitasim; agli imprenditori Gloria Tenuta e Filippo Callipo; al regista Jordan River, autore del primo film, in uscita, sulla vita di Gioacchino da Fiore; ai giornalisti Paola Severini Melograni e Stefano Buttafuoco; allo chef stellato Caterina Ceraudo; a Salvatore Angelo Oliverio, presidente emerito del Centro internazionale di studi gioachimiti; all’attrice Valeria Marini, ospite dell’evento, per l’impegno sociale. Il Premio speciale andrà invece alla memoria di Giacomo Mancini, «per l’altissimo spessore politico, lo spirito democratico e i valori umani che ne hanno caratterizzato e ancora ne caratterizzano la figura».

Le parole della sindaca Succurro

Organizzato dal Comune di San Giovanni in Fiore con A2A come partner esclusivo, patrocinato dalla Regione Calabria, dalla Provincia di Cosenza e dal Parco nazionale della Sila, il Premio sarà presentato da Ugo Floro e Francesca Russo. «Con questo appuntamento annuale – spiega la sindaca Succurro – vogliamo far conoscere il fascino, la storia e l’attualità dell’abate Gioacchino, che ebbe un’influenza straordinaria nel corso dei secoli, spirituale, filosofica e in senso lato politica, anche anticipando, con le complesse immagini del suo “Liber Figurarum”, l’ambientalismo di Papa Francesco e la concettualizzazione del presente per ideogrammi». «Oggi dobbiamo insistere – prosegue Succurro – sulla centralità del Sud, patria di un umanesimo contemporaneo che deriva dall’utopia di Gioacchino. Di solito si parla della Calabria come luogo di criminalità e povertà, ma bisogna raccontarla come terra di grandi utopie ancora vive. La forza del pensiero di Gioacchino sta proprio nella sua capacità di richiamare l’attenzione sul futuro e sulla pace come presupposto per l’incontro di popoli, religioni e culture differenti». Data l’importanza del Premio, Poste Italiane ha garantito l’annullo filatelico temporaneo, che verrà apposto sulle cartoline dedicate all’evento.

Le motivazioni

Al Prof. Giuseppe Remuzzi per la sua tanto ampia, prestigiosa e profonda attività di ricerca scientifica nel campo della Medicina, riconosciuta nel mondo per l’alto valore e l’elevato impatto; per il suo impegno costante in favore della sanità pubblica; per la sua biografia esemplare quale medico e scienziato, anche ricco di rara umanità. Al Prof. Paolo Maggi per il suo profondo e originale lavoro intellettuale nell’ambito della Filosofia della medicina e per la Sua intensa quanto importante attività di divulgazione e di educazione pubblica nel periodo della pandemia da Covid-19. Al poeta e scrittore Franco Arminio Per il suo eccezionale e prezioso lavoro di inquadramento, racconto, rappresentazione e poetizzazione della vita e dell’anima di paesi e altri luoghi dello spirito umano. All’imprenditrice Gloria Tenuta Per la sua ammirevole ed esemplare capacità di impresa; per la lungimiranza che ha dimostrato nel proprio lavoro di imprenditrice; per il vasto e importante impatto economico, sociale e di immagine che esso ha creato, anche a vantaggio della regione Calabria. All’imprenditore Filippo Callipo per la sua encomiabile attività di imprenditore; indirizzata, anche con attenzione costante ed esemplare agli aspetti etici, alla ricerca continua della qualità e a promuovere il valore del lavoro e l’immagine della Calabria che con tenacia e intelligenza sa costruire opportunità e benessere.

Alla giornalista Paola Severini Melograni per il suo ventennale, costante e vasto impegno per la piena sensibilizzazione e consapevolezza delle disabilità, espresso anche con eventi di inclusione sociale di carattere sportivo. Al regista Angelo Resta per il contributo che, con i suoi lavori, ha saputo dare al racconto della Calabria, terra di Gioacchino da Fiore, come regione di grandi risorse di natura, cultura, tradizioni e spiritualità; per il suo encomiabile impegno artistico e professionale volto all’affermazione dei diritti, della democrazia e della legalità. Al magnifico rettore prof. Nicola Leone per i prestigiosi risultati che, sotto la sua guida, l’Università della Calabria ha ottenuto sul piano scientifico, anche a livello internazionale, e per l’enorme contributo che lo stesso Ateneo sta fornendo allo sviluppo economico della Calabria come alla tutela del diritto alla salute. Alla dott.ssa Laura Caccavari per il suo encomiabile impegno in ambito sociale ed economico nel Crotonese, che rappresenta un grande esempio di attaccamento al territorio, anche al di fuori della regione Calabria.

All’on. Giacomo Mancini (Premio alla memoria) per l’altissimo spessore politico, lo spirito democratico e i valori umani che ne hanno caratterizzato e ancora ne caratterizzano la figura; per l’impegno incessante che egli profuse in favore del bene comune: nella nazione tutta e nella Calabria in particolare. Al prof. Vito Mancuso per la profondità e attualità della sua ricerca teologica, anche indirizzata alla valorizzazione della grandezza e bellezza della natura e vita umana, aspetti che Gioacchino da Fiore aveva tra l’altro rappresentato nella figura del “Salterio delle dieci corde”. A mrs. Lendita Haxhitasim per la sua storia personale di grande coraggio e determinazione; per la sua esemplare capacità di dialogo nello svolgimento del proprio ruolo quale ambasciatrice; per il suo impegno costante nello sviluppo di rapporti istituzionali, amicali ed economici tra comunità del Kosovo e dell’Italia. Al maestro Stefano Tanzillo per il suo percorso artistico, per i successi che ha conseguito nell’ambito musicale; per la sua voglia di migliorare e crescere come tenore, che rappresenta un fulgido esempio di impegno, studio e forza di volontà anche per le nuove generazioni. Al maestro Andrea Tanzillo per la sua formazione multidisciplinare che lo sorregge nella musica lirica; per la sua importante affermazione nel campo e per la determinazione e la passione che lo caratterizzano come artista, con un percorso di vita esemplare, anche per le nuove generazioni.

All’atleta Giovanni Tocci per il suo impegno encomiabile nello sport e nella vita; per i brillanti risultati raggiunti nei Tuffi; per l’immagine positiva che dà della Calabria, terra in cui Gioacchino Da Fiore concepì opere teologiche fondamentali, fondò l’Ordine florense e maturò il proprio pensiero. Al giornalista Stefano Buttafuoco per la suabrillante capacità di raccontare in televisione storie esplicative della vicenda umana della disabilità, con una grande chiarezza narrativa e con una profonda sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’argomento, di primaria importanza in ogni società civile e democratica. Al prof. Giuseppe De Luca per la sua prestigiosa carriera di studioso, ricercatore e docente universitario; per la sua visione urbanistica volta a migliorare la qualità della vita dei cittadini e indirizzata alla crescita delle comunità locali; per l’esemplare rigore e passione professionale. Al prof. Alfredo Prisco per la sua profonda, ampia e originale attività di ricerca sulla figura e sull’opera di Gioacchino da Fiore, nonché per il contributo fondamentale che ha nel tempo fornito agli studi sui dialetti calabresi. A Jordan River per il suo inedito, ricercato, coraggioso e magnifico lavoro cinematografico sulla vita, sulla dimensione umana e sulla grandezza spirituale e intellettuale dell’abate Gioacchino da Fiore. Al maestro Domenico Caruso per l’altissima qualità del suo lavoro artistico in campo tessile, anche sulle figure del pensiero di Gioacchino da Fiore. Alla chef Caterina Ceraudo per i suoi successi prestigiosi nel campo della gastronomia e per il contributo che ha saputo dare, con intensa ricerca della qualità, con il suo talento e con la capacità di coniugare identità territoriale, tradizione e innovazione, all’immagine della Calabria, terra di Gioacchino da Fiore. Al prof. Salvatore Angelo Oliverio con il suo autorevole, incessante e disinteressato lavoro scientifico e culturale, ha determinato uno sviluppo straordinario degli studi su Gioacchino da Fiore e consentito al Centro di San Giovanni in Fiore di diventare riferimento in ambito internazionale per gli studi sulle opere e sul pensiero dello stesso abate. A Valeria Marini per il suo significativo ed esemplare impegno in campo sociale a favore di persone deboli e fragili; per le tante iniziative benefiche che ha portato avanti anche senza forme di enfasi; per il grande contributo che da stilista e imprenditrice ha dato alla moda italiana e più in generale al Made in Italy.

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